L’incontinenza urinaria è la perdita involontaria di urina ed è un problema igienico e sociale che compromette la qualità di vita di chi ne soffre
L’incontinenza urinaria è la perdita involontaria e indesiderata di urina in luoghi e momenti inappropriati, tale da rappresentare un problema igienico e sociale nelle persone adulte. In altre parole è la perdita di urina al di fuori della normale minzione, cioè la perdita della capacità – acquisita da bambini – di urinare “al momento giusto e nel posto giusto”.
L’incontinenza urinaria si manifesta in occasione di comportamenti fisiologici come un colpo di tosse, uno starnuto o una semplice risata, sebbene possa manifestarsi anche come impellente ed urgente bisogno di urinare che sorge all’improvviso.
Si tratta di un problema rilevante per il grado di disagio, disabilità e peggioramento importante della qualità di vita quotidiana di chi ne soffre: il disagio e l’ansia legati alla paura di bagnarsi abbondantemente, all’odore di urina e alla sensazione di “scarsa igiene” condizionano pesantemente la vita sociale, professionale, sessuale e di relazione. L’incontinenza urinaria causa inoltre ripercussioni negative sul benessere psicologico in quanto comporta in genere un calo o perdita della stima di sé e favorisce la comparsa di sentimenti di vergogna, imbarazzo e inadeguatezza che esitano con una tendenza ad isolarsi socialmente.
L’incontinenza urinaria è un disturbo molto diffuso; se si considera, per esempio, l’incontinenza dovuta a una particolare condizione d’irritabilità della vescica (vescica iperattiva) si stima che in Europa ne soffrano fino a 50 milioni di persone e 6 milioni in Italia. Si parla di “stima” in quanto chi soffre d’incontinenza urinaria – proprio per i motivi psicologici suddetti – tende a non parlarne col proprio medico e a trascurare e minimizzare il problema; basti pensare che solo 2 donne su 5 si rivolgono al medico e ciò comporta che tale condizione clinica sia sottostimata dagli esperti. Il disturbo è più frequente in età avanzata, anche se può manifestarsi in giovane età, e colpisce prevalentemente il sesso femminile: la frequenza di incontinenza urinaria tra le donne mostra di variare dal 5 al 72%, sebbene il valore di circa il 30% sia la frequenza più comunemente riportata dalla gran parte degli studi (Aoki Y, 2017). Quindi mediamente 1 donna su 3 soffre di incontinenza urinaria.
Ma come mai le donne sono più predisposte all’incontinenza urinaria? I motivi sono essenzialmente 2: il primo è di natura anatomica, in quanto l’uretra (ossia il canale che veicola l’urina dalla vescica all’esterno) è molto più corto rispetto ai maschi; il secondo è che il calo degli ormoni sessuali femminili (gli estrogeni) – che si verifica durante e dopo la menopausa – può creare un terreno fertile allo sviluppo di questo disturbo, con indebolimento della muscolatura della pelvi (ossia la parta bassa dell’addome) che causa l’incapacità di controllare l’urina.
#WCW18
Fonti
Aoki Y et al. Nat Rev Dis Primers 2017 ; 3 : 17042. Doi : 10.1038/nrdp.2017.42
Burholt V et al. J Public Health 2011; 33: 587-603.
Das AK et al. Urol 2004; 64 (1): 62-68.
Donaldson MM et al. Neurourol Urodyn 2006; 25: 709-771.
Ergenoglou AM et al. Acta Obstet Gynecol Scand 2013; 92 (10): 1202-1207.
Gibson W et al. Nat Rev Urol 2017; 14 (7): 440-448.
Hillard T. Menopause 2010; 16 (2): 74-80.
Hunskaar S et al. BJU Int 2004; 93 (3): 324-330.
Irwin DE et al. Eur Urol 2006; 50 (6): 1306-1315.
Irwin DE et al. BJU Int 2006; 97 (1): 96-100.
Lee YS et al. World J Urol 2011; 29 (2): 185-190.
Lukacz ES et al. JAMA 2017; 318 (16): 1592-1604.
Moller LA et al. Acta Obstet Gynecol Scand 2000; 79 (4): 298-305.
O’Donnell M et al. Eur Urol 2005; 47 (3): 385-392.
Vo A et al. Med Clin North Am 2018; 102 (2): 313-324.
Per approfondire il tema dell’incontinenza urinaria:
Riferimenti
Questa iniziativa, che rientra nel progetto di “disease awareness” intitolato ”riAttiva il controllo”, e realizzato con il supporto non condizionante di Medtronic, si pone come obiettivo la sensibilizzazione sull’incontinenza urinaria, patologia che tende a colpire più frequentemente le donne e il cui sintomo principe è la perdita di urina involontaria e indesiderata in momenti e luoghi inappropriati, rappresentando quindi un rilevante problema igienico e sociale per le persone adulte.
L’incontinenza ha ripercussioni negative anche sul benessere psicologico, causando calo o perdita dell’autostima, senso di vergogna, imbarazzo e inadeguatezza che esitano con la tendenza delle persone che ne soffrono ad isolarsi socialmente. Questi sono anche i motivi per cui gli individui che sono affetti da questa patologia tendono a non parlare col proprio medico e a trascurare il problema:
non a caso solo 2 donne su 5 si rivolgono al medico; ne consegue che l’incontinenza urinaria è certamente una patologia sottostimata in termini di incidenza e condizione sanitaria.