La neuromodulazione sacrale è una terapia efficace, sicura e reversibile per trattare l’incontinenza da urgenza, un tipo di incontinenza urinaria causata da vescica iperattiva
La Neuromodulazione sacrale è un trattamento che permette di trattare i problemi di incontinenza urinaria legati alla vescica iperattiva. La vescica iperattiva è un disturbo molto diffuso che causa un persistente bisogno di urinare con urgenza tale da costringere a precipitarsi alla toilette senza però riuscire a trattenere le perdite di urina prima ancora di raggiungere il bagno.
Le terapie tradizionali sono a tutt’oggi inadeguate e questo spiega perché la vescica iperattiva continui a compromettere notevolmente la qualità di vita di chi ne è affetto. I benefici che si ottengono con le terapie conservative sono del tutto insufficienti: basti pensare che solo il 35% dei pazienti trae sollievo dalle terapie comportamentali e solo il 16% dei casi risponde ai farmaci. Pertanto, quando le terapie conservative convenzionali e i farmaci non hanno dato i risultati sperati o hanno provocato effetti collaterali importanti, la Neuromodulazione sacrale è il primo trattamento che viene preso in considerazione.
La Neuromodulazione sacrale viene effettuata tramite un piccolo stimolatore (delle dimensioni di una moneta da 2 euro), che viene impiantato sotto la pelle nella parte superiore dei glutei mediante un intervento mini-invasivo della durata di 1 ora; tale intervento è eseguibile in anestesia locale in ambulatorio o in ospedale. Attraverso un sottilissimo cavo, chiamato elettrocatetere, lo stimolatore invia segnali elettrici brevi e di bassa intensità ai nervi sacrali (situati cioè nella regione sacrale, che è la parte bassa della schiena), i quali trasportano questi segnali al cervello, attivando un circuito che favorisce il corretto funzionamento della vescica.
La Neuromodulazione sacrale è una terapia che sta prendendo sempre più piede per i buoni risultati ottenuti, per la sua scarsa invasività e per la sua sicurezza. Le sperimentazioni hanno dimostrato una maggiore efficacia rispetto alla terapia farmacologica tradizionale: la Neurostimolazione sacrale ha mostrato difatti di migliorare la qualità di vita dei pazienti fino a 3 volte di più rispetto ai farmaci e di ridurre del doppio l’impatto dei disturbi urinari sulle attività quotidiane, con un miglioramento generale dei sintomi in un numero maggiore di pazienti già dopo 6 mesi.
La Neuromodulazione sacrale è utilizzata con successo da più di 20 anni e ha dato buoni risultati sui sintomi anche a lungo termine (5 anni), avendo mostrato di ridurre le perdite di urina giornaliere (incluse quelle abbondanti) e di migliorare il fastidioso sintomo di “urgenza” a urinare. La terapia InterStim è stata approvata in Europa nel 1994 e la sua efficacia e ad oggi più di 250.000 pazienti in tutto il mondo ha mostrato di trarre beneficio da questa terapia. La maggior parte (84%) delle persone trattate ha dichiarato un elevato grado di soddisfazione nei confronti della Neurostimolazione sacrale non solo per la sua efficacia ma anche per il fatto che gli stimoli elettrici generati dallo stimolatore non creano difatti alcun fastidio, dal momento che lo stimolatore viene impostato in modo tale che il paziente percepisca solo un lieve formicolio che in breve non viene più avvertito.
Per maggiori informazioni chiamare i seguenti numeri:
- Tel.: 06 30155936 Centro di medicina pelvica femminile e chirurgia ricostruttiva – Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma
- Tel.: 06 225411257 UOS di Chirurgia e Degenza Breve – Università Campus Biomedico Roma
Fonti
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Per approfondire il tema dell’incontinenza urinaria:
Riferimenti
Questa iniziativa, che rientra nel progetto di “disease awareness” intitolato ”riAttiva il controllo”, e realizzato con il supporto non condizionante di Medtronic, si pone come obiettivo la sensibilizzazione sull’incontinenza urinaria, patologia che tende a colpire più frequentemente le donne e il cui sintomo principe è la perdita di urina involontaria e indesiderata in momenti e luoghi inappropriati, rappresentando quindi un rilevante problema igienico e sociale per le persone adulte.
L’incontinenza ha ripercussioni negative anche sul benessere psicologico, causando calo o perdita dell’autostima, senso di vergogna, imbarazzo e inadeguatezza che esitano con la tendenza delle persone che ne soffrono ad isolarsi socialmente. Questi sono anche i motivi per cui gli individui che sono affetti da questa patologia tendono a non parlare col proprio medico e a trascurare il problema:
non a caso solo 2 donne su 5 si rivolgono al medico; ne consegue che l’incontinenza urinaria è certamente una patologia sottostimata in termini di incidenza e condizione sanitaria.