Il rischio coronavirus è sulla bocca di tutti, il primo pensiero per una buona parte di italiani: ma come si contrae, quali sono i sintomi e i campanelli di allarme, come difendersi e qual è l’effettiva pericolosità? In questo speciale facciamo chiarezza.
La situazione in Italia, al 5 marzo, è di 3.858 persone che hanno contratto il virus, 3296 attualmente positivi, 414 guariti e 148 decessi (Fonte: Ministero della Salute). Un panorama, quello del rischio coronavirus, che è profondamente diverso da quello di un mese fa. A oggi siamo in stato di allerta, e ancora non sappiamo quanto questa situazione durerà, visto che si tratta di un virus nuovo e poco conosciuto, sebbene appartenente a una vasta famiglia di virus i cui effetti patologici variano dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
Cos’è il coronavirus
I coronavirus (ne esistono diversi) sono virus a RNA che, al microscopio elettronico, appaiono con un aspetto simile a una corona. Identificati negli anni ’60, infettano l’uomo e alcuni animali, attaccando primariamente l’apparato respiratorio e gastrointestinale.
Il nuovo ceppo, quello che causa l’attuale epidemia, non era mai stato identificato nell’uomo prima di essere segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019. La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale, cioè il salto di specie, è un fenomeno ampiamente conosciuto e si pensa che possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Al momento la comunità scientifica sta cercando di identificare la fonte dell’infezione.
La SARS-CoV-2 può causare una malattia denominata “COVID-19” (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata).
Fonti
Il nuovo coronavirus. Ministero della Salute
Per ulteriori informazioni, lo speciale coronavirus: