Una ricerca italiana indaga il possibile rapporto tra cioccolato e acne. L’innovazione si chiama trattamento fotopneumatico.
Cioccolato amico o nemico della pelle? Saranno comunicati al prossimo Congresso nazionale dei medici ospedalieri, che si terrà nel settembre 2016 a Bologna, i risultati della ricerca italiana, partita nel giugno 2015 a Ferrara, che vede impegnati 60 giovani, maschi e femmine tra i 13 e i 21 anni, tutti sofferenti di acne infiammatoria e con pustole.
I 60 ragazzi sono stati suddivisi in due gruppi omogenei per caratteristiche: il primo gruppo dovrà includere, nell’alimentazione di tutti i giorni, 200 grammi di (solo) cioccolato sotto forma di barrette. L’altro gruppo, di controllo, non dovrà mai mangiare cioccolato, sotto nessuna forma. Lo studio durerà un anno.
Si tratta di una ricerca, finanziata da ADOI (Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani), che ha implicazioni molto più ampie e complesse di quanto possa apparire a prima vista. Infatti l’ipotizzato rapporto tra consumo di cioccolato e aggravamento delle lesioni acneiche ha radici lontane e ha bisogno di essere attentamente vagliato.
Com’è sempre più chiaro, il cioccolato, è un alimento di per sé ricco di valenze positive, tanto da poter essere definito un vero e proprio nutraceutico. È stato ormai dimostrato che ne bastano 10 grammi al giorno (un decimo di tavoletta standard), nella versione fondente, oppure una bevanda quotidiana a base di 2,5 grammi di cacao amaro per fornire ben 200 grammi di flavanoli, potenti antiossidanti in grado di mantenere elastiche le arterie, quindi di influire positivamente sulla salute cardiovascolare.
Inoltre, l’assunzione costante di cioccolato, o di cacao, amaro contribuisce a migliorare il controllo della pressione arteriosa e del metabolismo degli zuccheri. E ci sono evidenze di una migliore performance cognitiva in persone anziane, che assumono giornalmente cioccolato fondente (Studio CoCoA, condotto dal gruppo di Claudio Ferri, Direttore della Divisione di Medicina interna e Nefrologia presso l’Università dell’Aquila). Senza dimenticare che il cioccolato è un ben noto tonico dell’umore.
Ora, la ricerca avviata dal gruppo di Vincenzo Bettoli, responsabile del Servizio Ambulatoriale per lo cura dell’acne, attivo all’Ospedale di Ferrara, vuole verificare se le proprietà positive del cioccolato si estendono, o meno, alla salute della pelle e, in particolare, all’acne.
Intanto, anche gli approcci terapeutici fanno progressi. Oggi è possibile trattare le forme di acne moderata con un approccio combinato, il trattamento fotopneumatico, che agisce utilizzando in un’unica seduta l’aspirazione delicata sotto vuoto delle singole lesioni, la detersione con luce ad ampio spettro e l’applicazione di un trattamento locale adatto.