La termoablazione è indicata in pazienti oncologici a complemento della terapia standard (chemio o radioterapia) o quando questa ha fallito o non è applicabile. La selezione dei pazienti candidabili è frutto di un consulto multidisciplinare da parte degli specialisti che li hanno in cura.
“I principali campanelli di allarme che devono indurre chi soffre di una neoplasia maligna a rivolgersi al suo oncologo sono due” spiega Salvatore Cicero, Primario U.O.C. Neurochirurgia, presso l’Ospedale Cannizzaro di Catania “l’identificazione di una progressione di malattia durante il follow up e il mal di schiena, che può essere localizzato o irradiarsi, per esempio, in modo simile a come farebbe una sciatalgia, a seconda della localizzazione della lesione”.
“Tale dolore, in pazienti che hanno un tumore avanzato, molto spesso è suggestivo di metastasi alla colonna” aggiunge Fabio Cacciola, Dirigente Medico, Responsabile di Chirurgia Spinale presso il Policlinico G. Martino, Messina. “Si tratta di una sofferenza fisica che non risponde alla terapia farmacologica, si evolve nel tempo e altera la qualità di vita. È importante che questo sintomo non venga sottovalutato, perché può precedere la comparsa di complicanze anche severe, come fratture o crollo vertebrale. Se trascurati, questi eventi possono portare a limitare la motilità del paziente e alla compressione del sistema neurale che, nei casi più severi, può evolvere a causare paraplegia”.
La termoablazione è principalmente destinata:
- al trattamento delle procedure spinali mediante l’ablazione di lesioni metastatiche maligne nel corpo vertebrale
- alla palliazione del dolore
È indicata a complemento della terapia standard (chemio e radioterapia), o quando quest’ultima ha fallito o non è applicabile. Può essere utilizzata, più raramente, anche su tumori primitivi e benigni.
Va precisato che questa tecnica è efficace sulle lesioni di dimensioni contenute: un singolo ago può agire su una lesione grande al massimo 1,5-2cm. Tuttavia, in casi selezionati, si possono usare anche due aghi insieme, a opportuna distanza tra loro, in modo da esercitare lo shock termico su un’area maggiore.
“Sebbene la termoablazione venga prevalentemente applicata su lesioni metastatiche della colonna, è possibile trattare lesioni presenti anche su ossa differenti, quali quelle di arti o bacino.
La principale cautela nel trattamento delle lesioni ossee è quella di essere focalizzati in maniera molto precisa sulla lesione al fine evitare di ledere strutture da preservare quali quelle vascolari e nervose” aggiunge Gianluca Galvano, Neuroradiologo interventista presso la U.O.C. Diagnostica per Immagini, Radiologia Interventistica e Neuroradiologia, Ospedale Garibaldi Centro, Catania.
“Il trattamento è efficace e può essere definitivo a livello locale, specie in riferimento a lesioni benigne come l’osteoma osteoide. Nei tumori metastatici l’obiettivo primario della termoablazione non è quello di eliminare il tumore sistemico, sebbene in alcuni casi la metastasi venga distrutta completamente, ma quello di ridurre il dolore, di dare stabilità all’osso lesionato dalla neoplasia, con la successiva cementazione, per migliorare quindi la mobilità e in definitiva la qualità di vita del paziente”.
La termoablazione è un intervento con un buon profilo di sicurezza e preciso, con rischi nettamente inferiori rispetto alla chirurgia tradizionale. I rischi sono quelli di ogni procedura chirurgica, quindi prevalentemente legati all’anestesia o al pericolo di un’infezione post-operatoria, ma si tratta di complicazioni in genere evitabili grazie ai controlli preoperatori e alla profilassi antibiotica.
L’infografica riportata qui sotto consente di visualizzare in modo semplice e immediato i Centri di riferimento per la Sicilia e Calabria il medico responsabile per la termoablazione dei tumori ossei e l’ambito di specializzazione (solo lesioni vertebrali o tutte le ossa).
Specializzazione: Solo lesioni vertebrali
Specializzazione: Tutte le ossa
Speciale termoablazione dei tumori ossei
Termoablazione dei tumori ossei: cos’è?
Termoablazione dei tumori ossei: tempi di intervento e di recupero veloci
Termoablazione dei tumori ossei: maggiore qualità e dignità di vita