Verruche, piede d’atleta, funghi alle unghie dei piedi: chi è più colpito e perché, come difendersi
Verruche, piede d’atleta e funghi alle unghie dei piedi (onicomicosi) sono infezioni sempre fastidiose, che possono diventare dolorose e prevedono comunque tempi lunghi (anche molti mesi) per essere superato. Anche se non se parla molto, queste tre infezioni sono molto frequenti. Soltanto in Italia, si calcola che siano almeno 6 milioni le persone che soffrono di verruche, 10 quelle affette da piede d’atleta (noto anche come tricofitosi, o tinea pedis) e ben 12 con un’onicomicosi.
Sebbene tutte e tre colpiscano le estremità inferiori, verruche, piede d’atleta e funghi alle unghie del piede hanno origine diverse: le prime sono provocate da virus dell’ampia famiglia dei Papillomavirus, mentre funghi del genere Trichophyton sono responsabili di tinea pedis e onicomicosi. Un’altra differenza sta nell’area colpita: le verruche si localizzano prevalentemente alla pianta del piede, ma possono interessare anche il tallone e, se non curate, estendersi al margine inferiore e laterale delle unghie. Il piede d’atleta si manifesta prima di tutto tra dito e dito e nella zona plantare o superiore più prossima; se non contrastata, l’infezione si estende molto facilmente alle unghie. L’onicomicosi infine colpisce le unghie, in genere a partire dai margini laterali e da quello superiore.
E, se le verruche sono più frequenti nei bambini e negli adolescenti che frequentano palestre, piscine, luoghi di gioco comune dove a volte non indossano scarpe o calze, il piede d’atleta sembra prediligere il sesso maschile, mentre le onicomicosi si manifestano più facilmente negli anziani. Un fattore li accomuna sempre e comunque verruche, piede d’atleta e funghi alle unghie dei piedi: l’alta facilità di contagio.
Quali sono i segnali che fanno sospettare la possibile presenza di verruche, piede d’atleta o funghi alle unghie dei piedi? Per le verruche i primi sintomi potrebbero far pensare a una callosità molto ben localizzata e dolorosa a ogni passo, per la pressione e per lo sfregamento con la calzatura. Il piede d’atleta (tinea pedis) dà prurito e bruciore nelle aree interessate, che rendono difficile calzare le scarpe. La pelle infiammata si arrossa e si squama. Se non si interviene presto e nel modo giusto, l’infezione può evolversi con vescicole, che poi si rompono e aumentano disagi e dolore.
Quanto all’onicomicosi, le sue manifestazioni sono davvero variegate; il consiglio migliore è fare attenzione a qualunque modificazione delle unghie. Un’unghia sana è liscia, con una superficie forte, lucida, compatta, rosea, perché trasparente. I margini laterali e quello inferiore sono ben delineati e adesi, quello superiore è netto. Intercettare presto qualunque variazione di consistenza, colore, uniformità è il modo migliore per non farsi cogliere di sorpresa da un’infezione da funghi alle unghie.