Mentre si discute della obbligatorietà delle vaccinazioni e si rianima il dibattito con i no vax, un’intera classe corre in aiuto di una compagna.
A Beone in provincia di Padova, nell’anno scolastico 2018, un’alunna di una classe della scuola primaria risultava essere immunodepressa. I compagni di classe, con il consenso dei genitori, si sono tutti vaccinati contro l’influenza dando prova di grande solidarietà nei confronti della compagna. La piccola studentessa non avrebbe potuto sottoporsi a vaccini a causa del sistema immunitario altamente compromesso ed indebolito, ma in suo aiuto è corsa l’intera classe nella quale era stata inserita. Questo piccolo episodio dimostra come il buon senso e lo spirito di solidarietà tra le persone sono capaci di far fronte ad esigenze più diverse e risolvere concretamente con gesti reali i problemi delle persone. Gli studenti e i loro genitori sono esempi di cittadinanza attiva e fanno sperare in un futuro migliore.
Per contrastare il calo delle vaccinazioni, il decreto legge n.73 del 2017 (convertito nella legge 119 del 31 luglio 2017) ha portato da 4 a 10 il numero delle vaccinazioni obbligatorie per infanzia ed adolescenza (da 0 a 16 anni). Attualmente la copertura vaccinale media della popolazione risulta essere inferiore al 95%, e la diminuzione dei vaccinati allarma la Organizzazione Mondiale della Sanità che individua nella percentuale la cosiddetta immunità di gregge, espressione che indica che se almeno il 95% della popolazione risulta vaccinata, si riescono a proteggere anche coloro che per motivi di salute non possono essere vaccinati.