Evento virtuale di sensibilizzazione in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio. Giovedì 10 settembre alle 18.30 diretta Facebook “Lo spazio che ci unisce” con approfondimenti, testimonianze e momenti artistici. Tra i relatori lo psichiatra di fama internazionale Diego De Leo, ideatore della Giornata Mondiale. Iniziativa sostenuta da Gessica Notaro e Giovanni Caccamo.
«Nei primi sei mesi del 2020 abbiamo ricevuto quasi 2mila richieste di aiuto da parte di persone attraversate dal pensiero del suicidio o preoccupate per il possibile suicidio di un proprio caro, oltre il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». A renderlo noto, in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, è Telefono Amico Italia, organizzazione di volontariato che da oltre 50 anni si prende cura di chi ha bisogno di essere ascoltato e sostenuto.
La Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio ricorre il 10 settembre e proprio in questa data, a partire dalle ore 18.30, Telefono Amico Italia trasmetterà in diretta su Facebook un evento virtuale che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dello psichiatra e psicoterapeuta di fama internazionale Diego De Leo, direttore emerito del Centro collaborativo della Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per la Ricerca e la Formazione sulla Prevenzione del Suicidio e dell’Istituto Australiano per la Ricerca e la Prevenzione del Suicidio presso la Griffith University di Brisbane nonché direttore del Dipartimento di Psicologia presso la Primorska University della Slovenia, dove dirige il Centro Nazionale per la Ricerca sul Suicidio.
«Sono oltre 800mila le persone che ogni anno, nel mondo, si tolgono la vita, in media una ogni 40 secondi. Numeri impressionanti che ci spingono a lavorare in maniera sempre più intensa sul fronte della prevenzione», spiega la presidente di Telefono Amico Italia Monica Petra. «Proprio al fine di accendere i riflettori su questo complesso fenomeno – aggiunge – da anni celebriamo la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio attraverso street action di sensibilizzazione in varie città italiane. Quest’anno, viste le restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19, abbiamo deciso di ricordare l’importanza di questa giornata attraverso un evento virtuale che prevede approfondimenti sul tema, testimonianze dirette e momenti artistici molto toccanti».
L’EVENTO “LO SPAZIO CHE CI UNISCE” – L’evento virtuale, in programma giovedì 10 settembre alle ore 18.30, verrà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di Telefono Amico Italia e prevede la partecipazione, oltre che dello psichiatra De Leo e della presidente di Telefono Amico Italia Monica Petra, dell’improvvisatore e autore Patrizio Cossa, della cantautrice Irene Ghiotto con la canzone “Gli ingegneri delle anime umane”, del cantautore Jacopo Ratini con la canzone “Cose che a parole non so dire” e del cantautore Cosimo “Zanna” Zannelli, che ha scelto questo evento per la presentazione ufficiale della sua nuova canzone “Lo Spazio che ci unisce”, che dà il titolo all’intera iniziativa di sensibilizzazione.
I DATI DI TELEFONO AMICO ITALIA – «Con questo evento – spiega Monica Petra – vogliamo ricordare che Telefono Amico Italia è sempre a disposizione di tutte le persone che vivono fasi di disagio profondo e dei loro familiari, anche e soprattutto in questo momento così difficile». «Negli ultimi mesi – aggiunge – abbiamo riscontrato un netto aumento di telefonate e messaggi ai nostri tre servizi di ascolto: chiamate vocali attraverso numero unico 02 2327 2327, chat attraverso il numero WhatsApp 345 0361628 e mail attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it. Al numero unico le segnalazioni relative al suicidio sono arrivate principalmente da uomini (58%) con età compresa tra i 26 e i 35 (22%); in circa il 40% dei casi le chiamate sono arrivate da persone che hanno chiesto aiuto per sé, mentre nel restante 60% dei casi le chiamate sono arrivate da persone preoccupate per altri. Il servizio WhatsApp Amico è stato invece utilizzato, in relazione al tema del suicidio, principalmente da donne (54%) con età compresa tra 18 e 25 anni (35%). Importante prevalenza di donne (65%) anche nelle segnalazioni ricevute dal servizio mail M@ilAmica. In termini assoluti, la maggior parte delle richieste di aiuto relative al tema del suicidio è arrivata attraverso chiamate vocali al numero unico 02 2327 2327, che è il nostro strumento di ascolto storico. Notiamo, tuttavia, una netta crescita anche del servizio WhatsApp, recentemente esteso a livello a nazionale, dove il tema del suicidio tocca ben una chat su quattro. Questo significativo aumento delle richieste di aiuto potrebbe essere legato non solo alle conseguenze psicologiche dell’emergenza Covid-19, ma anche al fatto che finalmente, pian piano, si sta sgretolando il tabù sul suicidio e si inizia a chiedere aiuto con più facilità e meno “vergogna”». Un fenomeno da incoraggiare continuando a lavorare sulla sensibilizzazione, soprattutto in un momento storico così difficile.
OCCHI PUNTATI SULL’AUTUNNO – A destare preoccupazione è, in particolare, l’autunno. «I prossimi mesi – avverte lo psichiatra De Leo – potrebbero essere particolarmente delicati sul fronte della sofferenza psicologica a causa degli effetti sull’economia dell’emergenza sanitaria. É fondamentale preparare sin d’ora la popolazione alle difficoltà del periodo che sta arrivando in modo che non ne venga colta del tutto alla sprovvista. Personalmente temo che, come accade a seguito di ogni grande crisi finanziaria, nei prossimi mesi dovremo attenderci conseguenze drammatiche per molte famiglie. E difficoltà importanti potrebbero indurre a reazioni tragiche». «Il Covid – aggiunge – ha aumentato da subito i livelli di depressione, ansia, ossessività, fobie, irritabilità, paura del contagio e violenza domestica. Inoltre, persone in passato portatrici di disturbi mentali, e da tempo in completo benessere, sono tornate a presentare sintomi. L’aspetto più critico di questa emergenza potrebbe risiedere proprio nei timori per il futuro, soprattutto in termini di occupazione e di bilanci delle famiglie, cui si associano frequentemente problemi di salute psichica».
In occasione dell’evento “Lo Spazio che ci unisce” sarà possibile anche porre domande al professore De Leo, che risponderà in diretta.
L’iniziativa di sensibilizzazione è sostenuta, tra gli altri, dai cantautori Giovanni Caccamo, L’Aura, Roberto Casalino e Vito Muschitiello, dal cantante Francesco Baggetta, dal musicista dei Tiromancino Antonio Marcucci, dal musicista di Elisa Max Gelsi, dalla modella e attrice Barbara Bonanni, dal performer e attore Nicola Virdis e dalla cantante e influencer Gessica Notaro.
Hashtag dell’iniziativa: #LoSpazioCheCiUnisce
DIRETTA FACEBOOK
“LO SPAZIO CHE CI UNISCE”
Giovedì 10 settembre, ore 18.30
Pagina Facebook Telefono Amico Italia:
www.facebook.com/telefonoamicoitalia
RELATORI
Monica Petra, presidente Telefono Amico Italia
Diego De Leo, psichiatra e psicoterapeuta
Lorena Casasola, survivor e promotrice del progetto “Ad un amico fragile” per la realizzazione di un monumento in ricordo delle vittime del suicidio.
MODERATORE
Cristina Rigon, presidente di Telefono Amico Padova e vicepresidente di Telefono Amico Italia
ARTISTI
Irene Ghiotto, cantautrice, con “Gli ingegneri delle anime umane”
Jacopo Ratini, cantautore, con “Cose che a parole non so dire”
Cosimo “Zanna” Zannelli, cantautore, con “Lo Spazio che ci unisce”
Patrizio Cossa, improvvisatore e autore
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PREVENZIONE SUICIDIO, L’IMPORTANZA DELL’ASCOLTO. Quando ci troviamo di fronte a una sofferenza per noi molto grande, spesso pensieri come «Voglio uscire da questa situazione!», «Non ce la faccio più!», «Per cosa vale la pena continuare a vivere?», «La cosa migliore sarebbe non esserci più», «Se non ci fossi, starebbero tutti molto meglio» diventano assillanti nella nostra testa. In un primo momento può sembrare spaventoso e iniziamo a pensare: «Sto impazzendo?», «Cosa mi sta accadendo?», «A cosa porteranno mai questi pensieri?».
È normale e comprensibile sentirsi insicuri e non sapere come affrontare il discorso: temiamo di spaventare chi ci ascolta. La parola “suicidio” fa paura. Ma dopo essersi aperti e sfogati, solitamente, ci si sente più sollevati. Parlare aiuta perché serve a far ordine tra i pensieri.
La maggior parte delle persone che attraversano una crisi esistenziale con pensieri suicidi soffrono anche della solitudine che deriva dalla paura di confidarsi: cercare il dialogo e rompere l’isolamento procura in genere un enorme sollievo e maggiore sicurezza. Spesso, in questo modo, l’insistenza dei pensieri suicidi diminuisce.
La prima volta che proviamo a parlarne può essere con una persona che non conosciamo. Se pensiamo che nessuno tra i nostri conoscenti o familiari possa essere la persona più indicata, si può provare con i volontari di Telefono Amico Italia, tutti i giorni dalle 10 alle 24, al numero di telefono numero 02 2327 2327, via web all’indirizzo www.telefonoamico.net (la chiamata via web è gratuita) e via WhatsApp al numero 345 0361628. Con loro sarà possibile parlare liberamente di tutti i pensieri e della situazione che stiamo vivendo. I volontari sono preparati per dare supporto e non obbligano nessuno a fare qualcosa che non vuole.
Altrimenti si può provare a individuare una persona di fiducia e che riteniamo in grado di accogliere le nostre parole, non necessariamente all’interno della cerchia più ristretta di conoscenti e familiari. A volte è più semplice parlare con un estraneo o qualcuno che vede la nostra situazione da una certa distanza.
Parlare del nostro stato d’animo consente a chi ci sta vicino di aiutarci. Può darsi che chi ci conosce abbia notato che qualcosa non va e sarebbe disposto a offrire il proprio aiuto, ma non sa come.
Parlare delle sofferenze personali richiede tempo. Evitiamo quindi di iniziare il discorso quando il tempo a disposizione è poco. Facciamo in modo che non ci siano fonti di disturbo e di sentirci entrambi a nostro agio. Se la cosa non funziona, proviamo ancora. È possibile che il nostro interlocutore non accetti la proposta di fare quattro chiacchiere. Anche se non è facile, cerchiamo di non prendere questo rifiuto come una questione personale. Forse per la persona che abbiamo scelto l’argomento “suicidio” è troppo impegnativo. Cerchiamo qualcun altro.
PREVENZIONE SUICIDIO, TUTTI POSSIAMO DARE UNA MANO. Sei hai la sensazione che un amico o un familiare possa avere pensieri legati al suicidio, non sottovalutare la cosa, anzi, se possibile, cerca di affrontare la questione. È sbagliato ritenere che parlare dell’argomento con qualcuno animato da intenzioni suicide lo porti poi a togliersi davvero la vita. Diverse persone sopravvissute a tentativi di suicidio riferiscono che mancava loro qualcuno che «semplicemente le stesse ad ascoltare».
Prestare ascolto non è però così semplice. Può essere utile approcciare la persona che ha bisogno di sfogarsi con l’atteggiamento di chi desidera capire cosa pensa, astenendosi, per quanto possibile, dal formulare giudizi. È importante sapere che difficilmente si riuscirà a risolvere i problemi di chi ci sta di fronte e che non si è tenuti a farlo, ma già solo il fatto di essere compresa e ascoltata dà sollievo alla persona in difficoltà.
I pensieri legati al suicidio vanno accolti con la massima cautela possibile.
Segui questi consigli per poter affrontare meglio una situazione di questo tipo:
• Non giudicare mai i pensieri dell’altro, non sminuirli, non far sentire l’altro anormale perché li ha.
• Prenditi e concedi tutto il tempo che vi serve per poter dialogare, quindi, se in un determinato momento non puoi, fai sapere al tuo interlocutore che ci potrai essere in un altro momento. Dagli un altro appuntamento certo e dedicati al suo ascolto.
• Mentre lo ascolti concentrati sul suo sentito, non sui fatti cercando a tutti i costi di trovare una soluzione. Molto spesso una soluzione non c’è. Ciò che gli/le è successo a te può sembrare di poca importanza rispetto alla sua decisione di farla finita, ma è quello che sente che lo/la porta a volere morire.
Se riuscirai ad entrare in empatia con il suo sentito, vedrai che riuscirà ad aprirsi, perché non si sentirà giudicato né sentirà che stai sminuendo ciò che prova.
Solo quando si sarà finalmente confidato, allora potrete provare a trovare insieme una strada da percorrere.
Se non riesci a sopportare il peso di un dialogo a sfondo suicidario chiedi a tua volta aiuto a qualcun altro.
Il dialogo è la via più concreta per poter iniziare ad aiutare chi vede la vita come un peso.
Puoi provare a parlarne con noi, tutti i giorni dalle 10 alle 24 al numero 02 2327 2327 o tramite la webcallTAI gratuita all’indirizzo www.telefonoamico.net.
TELEFONO AMICO ITALIA è una organizzazione di volontariato che aiuta a superare le tensioni emotive e a far ritrovare benessere nelle relazioni personali, promuove la cultura dell’ascolto empatico come fattore di salute emozionale e di contrasto alla solitudine.
Offre un servizio anonimo, indipendente da ideologie politiche e religiose, nel rispetto delle idee e del disagio di chi chiama. È membro del comitato internazionale di Ifotes (International Federation of Telephone Emergency Service), l’organizzazione internazionale che riunisce le helpline in Europa e nel mondo.
IL NUMERO UNICO
Telefono Amico Italia è raggiungibile attraverso il numero 02 2327 2327 e risponde 365 giorni all’anno grazie a 500 volontari. Il servizio è gratuito e attivo in tutta Italia dalle 10.00 alle 24.00.
A carico di chi chiama solo il costo vivo della telefonata: tutti coloro che hanno piani tariffari che prevedono minuti illimitati non devono sostenere nessun costo, tutti gli altri sostengono solo il costo di una qualunque chiamata verso fisso. È possibile accedere al servizio anche via chat, attraverso il numero WhatsApp 345 0361628, e via mail, attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it.
I CENTRI LOCALI.
I volontari di Telefono Amico Italia operano in 20 centri locali distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Campania – 1 centro locale
• Telefono Amico Napoli
Emilia-Romagna – 2 centri locali
• Telefono Amico Modena; Telefono Amico Parma
Friuli-Venezia Giulia – 1 centro locale
• Telefono Amico Udine
Lazio – 1 centro locale
• Telefono Amico Roma
Lombardia – 5 centri locali
• Telefono Amico Bergamo; Telefono Amico Brescia; Telefono Amico Busto Arsizio; Telefono Amico Mantova; Telefono Amico Milano
Sardegna – 1 centro locale
• Voce Amica Sassari
Sicilia – 1 centro locale
• Telefono Amico Palermo
Toscana – 1 centro locale
• Telefono Amico Prato
Trentino-Alto Adige – 2 centri locali
• Telefono Amico Bolzano; Telefono Amico Trento
Veneto – 5 centri locali
• Telefono Amico Bassano – Bassano del Grappa (VI); Telefono Amico Padova; Telefono Amico Treviso; Telefono Amico Venezia Mestre; Telefono Amico Vicenza
Per info ulteriori informazioni: www.telefonoamico.it/