Una vita troppo sedentaria fa male al cuore e, in generale, alla nostra salute. Stare troppo tempo seduti in ufficio, o anche a casa, mentre lavoriamo o giochiamo al computer, ma anche spostarci abitualmente col tram o con il treno o in automobile non fa che esporci a rischi molto elevati di patologie cardiovascolari anche gravi. Si tratta, insomma, di una cattiva abitudine da non sottovalutare affatto.
Essere troppo sedentari, infatti, ci rende più vulnerabili a problematiche croniche e degenerative, alle patologie cardiache, a malattie come il diabete ma anche a un’eccessiva debolezza muscolare e delle articolazioni. Al contrario, per prevenire l’invecchiamento precoce, l’insorgenza di malattie serie e infortuni e traumi, sarebbe opportuno muoversi regolarmente, fare un po’ di sport, seguire un’alimentazione sana ed equilibrata e ridurre al minimo le ore di sedentarietà durante il giorno. Ma vediamo insieme quali sono i rischi di stare troppo tempo seduti e cosa potremmo fare per cambiare le nostre cattive abitudini.
Cosa si intende per vita sedentaria?
È il Ministero della Salute, ispirandosi all’Organizzazione Mondiale della Sanità, a definire per movimento fisico “quello prodotto dai muscoli che determini un dispendio energetico“, in questa definizione non è incluso soltanto lo sport propriamente detto ma anche il gioco, il lavoro, le attività domestiche, il viaggio, gli spostamenti, le attività ricreative. Una vita che non contempli questo tipo di movimento si considera, al contrario, sedentaria. Questo significa, quindi, che il movimento fisico non va confuso con l’esercizio fisico che, invece, viene programmato e organizzato come se si trattasse di un allenamento. Qui si parla semplicemente dell’importanza di muoversi, almeno un’ora al giorno, per i piccoli al di sotto dei 18 anni e almeno due ore e mezza alla settimana per gli adulti. Detto in altri termini, un lavoro che ci costringa a stare seduti per otto ore al giorno ci intrappola in una vita ad alto rischio di sedentarietà.
I rischi di una vita troppo sedentaria
Stare troppo tempo seduti al pc a cosa ci espone esattamente?
Secondo l’Oms la vita sedentaria rappresenta il quarto fattore di mortalità nel mondo, che si traduce in più di 3 milioni di uomini che ogni anno muoiono per colpa dell’eccessiva sedentarietà. Chiaramente, senza arrivare alla conseguenza più drastica e grave, stare fermi troppo tempo induce anche a problemi più lievi ma comunque da non trascurare, tra cui l’invecchiamento precoce ma anche stati depressivi e di cattivo umore. In ogni caso, comunque, ecco le conseguenze maggiori di una vita troppo sedentaria:
- Maggiore esposizione al rischio di tumore, soprattutto se la sedentarietà si accompagna a una cattiva alimentazione
- Esposizione all’edema linfatico a causa dell’eccessivo ristagno dei liquidi corporei
- Problemi cardiocircolatori come l’ictus o l’infarto, ma anche l’insufficienza cardiaca
- Tendenza all’obesità e al sovrappeso
- Problematiche osteo-articolari ed esposizione a traumi e infortuni
- Ipertensione
- Esposizione al diabete di tipo 2
- Rallentamento eccessivo del metabolismo basale.
In particolare, relativamente ai problemi al cuore che una vita troppo sedentaria potrebbe scatenare, una ricerca scientifica ha dimostrato che chi lavora in ufficio e non riesce a muoversi dalla sedia per otto ore , è molto più a rischio di patologie cardiache di chi invece fa un lavoro meno sedentario.
Cosa fare per muoversi
È ovvio che la strategia migliore per combattere la vita sedentaria è praticare un po’ di sport, secondo le esigenze, la predisposizione e anche la condizione atletica di ciascuno. Tuttavia, esistono anche una serie di accorgimenti utili a ridurre l’eccessivo impatto del lavoro sul nostro corpo e sulla nostra salute. Ad esempio, mentre siamo in ufficio dovremmo fermarci almeno ogni trenta minuti, per alzarci dalla scrivania e fare qualche passo nella stanza o magari in corridoio. Molto utile sarebbe poi approfittare di una fotocopia per alzarci e andare in corridoio o sostituire la telefonata con cui chiediamo il parere del collega con una breve passeggiata per andare a trovarlo direttamente. Oltre a cominciare ad alzarci dalla nostra scrivania almeno ogni 30 o anche 45 minuti, l’ideale sarebbe anche accompagnare questi brevissimi break con piccole attività molto leggere. Oltre a qualche passo nel corridoio o nella stanza, anche qualche rapida contrazione dei glutei o dei piccoli piegamenti appoggiandoci anche alla scrivania o anche qualche passo sulle punte dei piedi per scaldare anche i polpacci. Con questi semplicissimi esercizi possiamo staccare l’inattività, aiutare la riduzione della glicemia e anche stimolare il nostro metabolismo. Naturalmente tutto questo a patto che ci venga concesso e ne abbiamo tempo e modo. In caso contrario una buona soluzione è di muoverci prima e dopo il lavoro, spostandoci in bicicletta o a piedi e facendo qualche esercizio in casa ogni sera. È bene tenere sempre a mente che anche una semplice passeggiata di mezz’ora al giorno ci aiuta a prevenire l’infarto, l’ictus e il diabete. Abituiamoci, poi, a sostituire la soluzione più comoda ma sedentaria con quella che ci costringe a muoverci: le scale con l’ascensore, la bici con l’auto, la passeggiata con il parcheggio più vicino e così via. Se poi amiamo la tecnologia aiutiamoci anche un contapassi: l’obiettivo è farne ben 10.000 al giorno e sarà prezioso anche per avere maggiore consapevolezza di quanto e come ci muoviamo durante la nostra quotidianità. Naturalmente la cosa importante da capire è che il modo migliore e più efficace per combattere i rischi di una vita troppo sedentaria è abbracciare un intero stile di vita che non lo sia, dallo sport alle abitudini quotidiane fino alla dieta.