Ecco i principali fattori di rischio di funghi alle unghie (onicomicosi): età, farmaci, cattiva circolazione, condizioni lavorative, abitudini scorrette, ambienti umidi!
Le infezioni da funghi sia alle unghie (onicomicosi) sia alla pelle sono provocate dall’alterazione dell’equilibrio tra l’ecosistema cutaneo e l’ambiente che ci circonda. Sulla nostra pelle infatti vivono milioni di batteri e funghi, che convivono pacificamente con le strutture cutanee sane e che interagiscono con i batteri e i funghi, altrettanto numerosi, presenti nell’ambiente. Allora perché alcune persone soffrono di infezioni da funghi e altre no? La risposta è semplice: colpa di tuti i fattori di rischio in grado di alterare questo equilibrio.
Iniziamo dal fattore età: con il passare degli anni, le capacità di difesa dell’organismo rallentano in tutti gli organi, compresa la pelle e le unghie; ecco perché aumenta il rischio di attacco dei funghi, con la comparsa di onicomicosi. Una riduzione delle difese si ha anche nelle persone che devono assumere farmaci per lunghi periodi (soprattutto antibiotici, cortisone, farmaci specificamente immunosoppressori), o in chi soffre di altre malattie della pelle che è difficile tenere sotto controllo, come la psoriasi.
Un fattore di protezione noto per mantenere la pelle integra e sana è il film idrolipidico. Ecco perché, anche nelle persone fondamentalmente sane, caratteristiche personali e condizioni lavorative sfavorevoli, o abitudini scorrette possono compromettere il film idrolipidico e aumentare il rischio di attacco dei funghi alle unghie (onicomicosi). La sudorazione abbondante facilita per esempio l’infezione alle unghie dei piedi, con la complicità dell’ambiente chiuso di calze e scarpe.
Tacchi alti, scarpe strette in punta, oppure scarponcini e stivali, se indossati tutto il giorno con calze non traspiranti, o pesanti, sono tra i fattori di rischio di onicomicosi più noti. Condizioni lavorative (o di salute) che costringono a stare a lungo seduti, oppure attività che impongono ore di prevalente immobilità in piedi (dal commesso al chirurgo) non facilitano la circolazione periferica e sono tra i fattori che, alla lunga, non portano nutrimento neppure alle unghie e concorrono ad aumentare il rischio di onicomicosi.
Alcune abitudini, infine, aumentano il rischio di onicomicosi. L’abitudine al fumo e/o al consumo eccessivo di alcol è dannosa per tutta la circolazione, dal cervello alla punta dei pedi e delle mani, perché altera la funzionalità di tutte i vasi, anche i più sottili, rallentando l’arrivo dei nutrienti e l’eliminazione delle scorie, anche dal tessuto vivo delle unghie. A soffocare le unghie è infine l’uso continuativo dello smalto, soprattutto semipermanente; anche i solventi aggressivi indeboliscono l’unghia e sono un fattore di rischio di infezione da funghi. L’abitudine più dannosa in assoluto è, ovviamente, la ricostruzione con gel, che distrugge la parte dura dell’unghia (lamina ungueale) ed è una vera porta aperta all’attacco di funghi.
Poiché i funghi che attaccano le unghie sono contagiosi, è indispensabile non aumentare il rischio di onicomicosi accidentale in tutte le situazioni di maggiore vulnerabilità, come docce di palestre, piscine, spa, dove l’umidità è alta e i funghi si moltiplicano con rapidità e facilmente. Mai condividere i propri asciugamani, utilizzare sempre le ciabatte, che devono essere personali e, una volta a casa, passate con un disinfettante e lasciate asciugare all’aria. Anche le sneakers devono essere lasciate all’aria, imbottite con carta di giornale, che aiuta ad assorbire l’umidità in eccesso; quanto alle calze, vanno ogni volta lavate alla massima temperatura consentita e utilizzando un igienizzante.
Asciugare con cura mani e piedi, un dito alla volta, con un asciugamano sempre pulito è indispensabile dopo la doccia, sia in palestra, sia a casa. Se si è già sofferto di onicomicosi, massaggiare le unghie dopo la doccia con olio di Maleleuca (Tea Tree oil) aiuta a ridurre il rischio di infezioni da funghi. Se invece ci si sta curando per un’onicomicosi ai piedi, è utile ricorrere a una polvere antimicotica specifica prima di indossare nuovamente calze e scarpe.