Il carcinoma della prostata è un tumore maligno che origina dalle cellule della prostata, una ghiandola che fa parte dell’apparato genitale maschile. Il carcinoma della prostata può invadere l’organismo, dando luogo a metastasi, soprattutto alle ossa e ai linfonodi.

Carcinoma della prostata
Il carcinoma della prostata (1):
- origina prevalentemente nella porzione periferica della ghiandola (70% dei casi), in una zona che è spesso apprezzabile anche alla visita medica, tramite la cosiddetta “esplorazione digito-rettale”
- è più frequentemente rappresentato dal tipo “adenocarcinoma” (che vuol dire appunto, “tumore del tessuto ghiandolare”)
- ha una gravità classificata in 5 classi, tramite il cosiddetto “punteggio di Gleason” (o “Gleason score”), che valuta il grado di differenziazione del tessuto ghiandolare colpito e l’eventuale infiltrazione dei tessuti circostanti.
Epidemiologia
In Italia il carcinoma della prostata è attualmente il tumore più frequente tra i maschi (oltre il 20% di tutti i tumori diagnosticati) a partire dai 50 anni di età. Nel 2011, secondo i dati ISTAT, nel nostro Paese si sono osservati 7.520 decessi per cancro prostatico (1).
L’incidenza del carcinoma della prostata ha mostrato negli ultimi decenni una costante tendenza all’aumento, anche se dal 2003 questa tendenza si è moderatamente attenuata (1). Per fortuna, la sua mortalità è in costante diminuzione (-1,8% per anno) da oltre un ventennio. Conseguentemente, anche la sopravvivenza è in costante e sensibile crescita ed è attualmente attestata al 91% a 5 anni dalla diagnosi (1).
- Associazione Italiana di Oncologia Medica. Linee guida – Carcinoma della prostata. Edizione 2015.