L’estate è ormai finita e le scuole hanno, da un paio di settimane, riaperto i battenti. Ecco alcuni consigli per superare al meglio il brusco rientro.
Indubbiamente il primo ostacolo da superare per tutti gli studenti è il cambio di stile di vita, questo viene accolto più o meno bene dai ragazzi, che reagiscono in modo diverso.
Un obbligo che in molti odiano è sicuramente legato alla sveglia che ricomincia a suonare prestissimo. In questo caso, il miglior consiglio è quello di non andare a letto tardi la sera, in quanto troppe poche ore di riposo notturno possono compromettere il rendimento complessivo dell’intera giornata successiva.
Rimanere attenti durante le lezioni è sicuramente fondamentale per la formazione dello studente, che spesso e volentieri è vittima di distrazioni come smartphone, chiacchierare, disegni random e chi più ne ha più ne metta. Questo fenomeno è comune un po’ tra tutti gli studenti, e se durante le lezioni gli studenti passano il loro tempo tra distrazioni e perdite di tempo, è senza dubbio superiore il carico di lavoro da sostenere il pomeriggio, durante la fase che praticamente tutti odiano, ovvero i compiti per casa.
Ebbene si, eccolo un altro ostacolo quasi insormontabile: equazioni di matematica, versioni di latino, complicate nozioni di scienze e difficili discorsi filosofeggianti. Lo studente, in un modo o nell’altro arriva in riserva alla serata, quando le energie psicofisiche sono ormai terminate e non si hanno più le forze di fare niente. Si va a dormire dunque, un po’ stanchi e un po’ impauriti per le possibili interrogazioni del giorno dopo.
Le interrogazioni sono probabilmente, assieme ai compiti in classe, l’incognita più delicata della carriera scolastica di un alunno, in quanto possono completamente stravolgere in meglio o in peggio quello che sarà poi l’esito finale in pagella. Ne deriva dunque che il fantasma del voto finale, o dell’eventuale debito in qualche materia, o peggio, della bocciatura diretta aleggi costantemente nei pensieri dello studente per tutto l’anno scolastico ogni giorno.
Questa è la giornata tipo dello studente, tra stress fisico e pensieri al limite dell’inquietante, da ripetere quasi a stampino ogni giorno per nove mesi circa.
Spesso lo studente viene abbandonato a sé stesso. Nello sviluppo psicofisico di ogni ragazzo, lo stress si viene a creare e aumenta quando vanno letteralmente a scontrarsi le proprie aspettative con quelle dei genitori e con quelle dei professori, in un ritmo forsennato e parecchio dispendioso inframezzato da compiti a casa, interrogazioni e possibili atti di bullismo.
Quali possono essere le ripercussioni eventuali dovute a questo continuo stress?
Come detto prima, ogni persona può reagire diversamente.
C’è chi riesce a sostenere tranquillamente certi carichi di lavoro e di preoccupazioni e chi invece addirittura entra in una spirale di crisi da cui è difficile uscire. Le sfumature sono tante ed è bene cercare di analizzarle poco alla volta. Uno dei più classici problemi dovuti allo stress da scuola è la tachicardia: ansia e tensione accentuano i disturbi psicosomatici, facendo accelerare il battito cardiaco e causando disagio. I pensieri negativi possono causare insonnia, sonnambulismo, assenza di riposo e mal di testa sempre più forti. Spesso anche la pelle è soggetta all’effetto negativo dei disturbi da stress: il problema numero uno in questo caso è l’eczema, sintomo tipico dell’accumulo di stress che causa arrossamenti della pelle, prurito intenso e comparsa anche di alcune bollicine.
Dalla pelle alle labbra è un attimo, infatti l’eccesso di stress prolungato facilita la comparsa dell’herpes labiale. Per chi invece soffre gravemente certe situazioni di pressione psicologica, spesso sono frequenti dei forti mal di pancia e addirittura si può manifestare l’ulcera o la gastrite. In caso di stress fortissimo e ininterrotto, spesso molti studenti devono fare i conti con la caduta dei capelli o con la psoriasi. Altri problemi possono essere gli attacchi di panico, pianti isterici, tristezza, depressione.
Come cercare allora di alleviare questo stress e migliorare la situazione generale?
Come prima cosa, lo studente deve realizzare che il confronto con lo stress è inevitabile, quindi bisogna farsi trovare pronti come ad una gara atletica: serve essere in forma, allenati e il più possibile sicuri di sé.
Occorre quindi organizzare le cause di questo stress, che come analizzato prima possono essere di diverso tipo e possono colpire o meno una persona.
Può essere utile ricercare rimedi specifici per il proprio problema e magari chiedere aiuto senza tenersi tutto dentro. A volte esternare le proprie sensazioni e i propri disagi a qualcuno che ci è caro e che ci possa comprendere può essere la soluzione giusta per uscire poco alla volta da situazioni scomode.
Un consiglio utile è quello di trovare sfoghi produttivi, da utilizzare nei ritagli di tempo per distrarsi e divertirsi: lo sport può essere sicuramente una soluzione interessante (il calcio, il nuoto e il il basket sono le discipline più praticate).
Anche l’arte può essere una scelta utile a rilassarsi: recitare per il teatro, cantare, danzare, suonare uno strumento musicale o leggere un buon libro sono tutte attività importanti. Uno svago importante è offerto anche dalla tecnologia, in quanto è possibile giocare al computer e alle console per rilassarsi e pensare a qualcosa di positivo. Le soluzioni a questi problemi oppressivi sono molteplici e tocca a ognuno di noi affrontarli come meglio crediamo.