In occasione della Giornata Mondiale del Sonno, che si celebra il 17 marzo, si è svolto un evento a cura di App4Health dedicato ad una patologia ancora poco conosciuta ma diffusa e largamente sotto-diagnosticata, le Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS). Durante l’evento i relatori, tra cui medici esperti nei disturbi del sonno e ACI, hanno delineato la situazione italiana, anche in rapporto al resto d’Europa.
“L’Apnea Ostruttiva nel Sonno è un disturbo estremamente frequente: si stima che interessi il 24% della popolazione di sesso maschile ed il 9% della popolazione di sesso femminile di mezza età” “Tuttavia solo nel 4% degli uomini e nel 2% delle donne il disturbo presenta caratteristiche di gravità tali da richiedere un intervento terapeutico: in Italia si stima che i pazienti affetti da OSAS necessitanti di terapia siano circa un milione e seicentomila.”
ha riferito il Dr. Claudio F. Donner, medico pneumologo e Presidente di Fondazione Mondo Respiro.
L’OSAS o Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno consiste in una transitoria ma ripetuta interruzione del respiro durante il sonno. Tale fenomeno determina un’alterazione qualitativa del riposo notturno che può portare alla comparsa di sintomi durante la veglia come l’eccessiva sonnolenza diurna – con il pericolo di incidenti d’auto e di infortuni sul lavoro – e la sensazione di stanchezza. Nei casi più gravi l’OSAS può rappresentare un importante fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cardiache e di natura vascolare come l’infarto acuto del miocardio, l’ictus cerebrale e l’ipertensione arteriosa.
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