Che cosa fare e non fare per difendere le unghie delle mani dall’attacco dei funghi: tutte le precauzioni contro il rischio di onicomicosi.
Le onicomicosi (infezioni da funghi alle unghie) colpiscono, in 80 casi su 100, i piedi , attaccando soprattutto le unghie di alluce e secondo dito. Ma non bisogna trascurare neppure le mani. Anche se meno frequenti, le infezioni da funghi alle unghie delle mani sono altrettanto dolorose, oltre a interferire in modo evidente con le attività quotidiane.
Calore associato a umidità, disidratazione eccessiva da solventi, detergenti, freddo ambientale, traumi (anche minimi) all’unghia e ai suoi margini, sono i fattori che più di tutti aumentano le probabilità di onicomicosi.
Le onicomicosi alle mani si manifestano più facilmente nelle persone che lavorano per molte ore a contatto con acqua e detergenti, senza indossare guanti, o senza asciugare spesso le mani, applicando ogni volta una crema non untuosa, che si assorba in fretta e che aiuti a ripristinare sia il film idrolipidico, cioè la protezione naturale della pelle, sia livelli corretti di idratazione dell’unghia che resta più protetta dall’attacco dei funghi.
Ma anche la sudorazione indotta da una protezione non corretta, come i guanti di gomma indossati troppo a lungo, è controproducente. Quindi: le mani vanno protette, se possibile, con guanti idrorepellenti; per evitare una sudorazione eccessiva, se prevedete di indossarli a lungo, indossate prima guanti di filo di cotone leggero. Se invece l’utilizzo è limitato, seguite l’esempio di parrucchieri, estetiste, medici e infermieri, che oggi ricorrono a guanti leggeri e non in lattice (che può dare allergie), in versione monouso.
Ancora: così come accade alle unghie dei piedi, un fattore di rischio per le onicomicosi sono i traumi e le lesioni, anche di piccola entità. Una precauzione su tutte: mai tagliare (o peggio strappare) le pellicine attorno all’unghia (men che meno quando si fa la manicure), perché si facilita l’attacco di funghi e batteri. Ancora: è bene limitare l’uso dello smalto, soprattutto di quello semipermanente, che non solo impedisce all’unghia di respirare, come tutti gli smalti, ma è nella maggior parte dei casi difficile da eliminare, se non con acetone (molto aggressivo), mantenuto in sede per molti minuti.
L’acetone ha un forte effetto disidratante sulla lamina ugueale (la parte dura dell’unghia), che può più facilmente fissurarsi e lasciare spazio all’attacco dei funghi. È evidente, a questo punto, che chi tiene alla salute delle proprie unghie deve evitare la ricostruzione con gel, che distrugge quasi completamente la lamina, rende difficile una costante e adeguata igiene ed espone il letto ugueale, molto vulnerabile, alle onicomicosi. Infine, attenzione anche al freddo. L’inverno non è amico della pelle delle mani e neppure delle unghie.
Ciò premesso, dare a unghie sane delle mani quello che serve, cioè una pulizia delicata e costante, l’applicazione quotidiana di una crema adatta a mani e unghie, il massaggio ogni volta che si può con olio di mandorle o limone, una manicure non aggressiva utilizzando attrezzini personali (o sicuramente sterilizzati) sono le precauzioni base per mantenerle belle, lucide e al sicuro dall’onicomicosi.