La ricerca sta approfondendo il ruolo dei Lattobacilli nel ridurre la frequenza di parto pretermine, partendo dalla loro capacità di contrastare le infezioni vaginali
La ricerca clinica sulle cause del parto pretermine si sta sempre più focalizzando sul possibile rapporto tra composizione della flora batterica (microbiota) presente non soltanto nella vagina, ma anche in altri organi, e frequenza delle nascite prima del tempo. Infatti, le segnalazioni di una probabile associazione tra forte presenza di Lattobacilli nel microbiota di vari distretti e protezione della corretta durata della gravidanza sono sempre più numerose.
Un articolo recentissimo, pubblicato a fine settembre sul prestigioso Journal of the American Medical Association (JAMA. 2015 Sep 29:1-2. doi: 10.1001/jama.2015.11563. Epub ahead of print], Another Frontier in Microbiome Research: Preterm Birth), elenca i quesiti a cui la ricerca sta cercando di dare una risposta.
La prima risposta è dimostrare se l’aumento generale dei Lattobacilli nel microbiota, a livello sia della vagina, sia di altri organi, è davvero in grado di ridurre il rischio di parto pretermine. La seconda risposta riguarda la concentrazione di Lattobacilli che sarebbe necessario raggiungere per garantire l’effetto protettivo. Ultimo quesito, ma non meno importante: individuare per quanto tempo e a quali dosaggi andrebbe somministrato alla futura mamma un preparato probiotico contenente Lattobacilli per ottenere questi effetti.
Nel frattempo una dimostrazione c’è già: si sa infatti che una corretta concentrazione di Lattobacilli a livello vaginale contribuisce a combattere le infezioni vaginali, una (ma non la sola!) delle cause note e accertate di parto pretermine. La ragione è semplice: i Lattobacilli rappresentano la famiglia di “batteri buoni” prevalente in un ambiente vaginale sano. Il microbiota vaginale sano è in grado di esercitare più azioni positive per difendere la salute locale e generale, come mantenere la corretta acidità del microambiente vaginale e stimolare le difese.
Ecco perché, se si soffre di un’infezione vaginale, accanto alla terapia prescritta dal medico (che sia antibiotica o antifungina), è sempre opportuno affiancare l’integrazione con preparazioni contenenti più ceppi di probiotici, nei quali i Lattobacilli siano presenti in alta concentrazione. Infatti è stato dimostrato che i ceppi contenuti in un preparato probiotico di qualità, assunti con regolarità, raggiungono il microambiente vaginale nell’arco di una settimana e sono poi in grado di colonizzarlo efficacemente.