Negli anni aumenta il rischio di soffrire di cistite ricorrente in menopausa perché la contaminazione batterica della vescica è più facile. Il consiglio del ginecologo è decisivo, a fianco di una buona alimentazione, di una costante idratazione e dell’assunzione ciclica di estratto del frutto intero di Cranberry
Per prevenire episodi di cistite ricorrente in menopausa è importante dare una mano alla vescica assumendo l’estratto di frutto intero di Cranberry, che impedisce l’adesione dei batteri alle mucose, rendendo più facile la loro eliminazione con le urine.
Nella vita della donna infatti, gli anni di transizione verso la menopausa non sono sempre semplici. Tra le modificazioni fastidiosamente evidenti c’è una progressiva ridotta capacità di lubrificazione della vagina, associata a un assottigliamento delle pareti sia della vagina, sia di tutte le mucose dell’area genitourinaria, oltre a una perdita dell’acidità naturale dell’ecosistema locale.
È un’evoluzione fisiologica, dovuta alla diminuzione della produzione di estrogeni, ma le conseguenze sono disturbanti e interferiscono sull’intera qualità della vita: basti citare difficoltà e dolore ai rapporti, ma soprattutto un aumento preoccupante del rischio di cistite ricorrente in menopausa.
Le cause principale della cistite ricorrente in menopausa…
La cistite ricorrente, vale a dire episodi di cistite acuta che si ripresentano più volte nell’arco dell’anno, compare spesso in concomitanza con l’avvicinarsi della menopausa. I sintomi della cistite ricorrente in menopausa sono imbarazzanti, perché obbligano a usare una toilette fino a 12-15 volte nelle 24 ore, senza placarsi durante la notte; ma sono soprattutto dolorosi, perché ogni emissione di urina significa fitte di dolore, bruciore intenso, sensazione di incompleto svuotamento e di peso in area sovrapubica.
Le cause della cistite ricorrente in menopausa stanno proprio nella modificazione dei tessuti della zona genitourinaria dovuta alla riduzione della sintesi di estrogeni.
L’ecosistema vaginale, ricco di Lattobacilli che mantengono una corretta acidità, si altera: viene così a mancare una prima, efficiente difesa nei confronti dei batteri nocivi. L’assottigliamento delle pareti vaginali facilita il passaggio dei batteri all’uretra e, da qui, alla vescica.
L’urina, che normalmente è acida e sterile, se viene colonizzata da un eccesso di batteri perde entrambe queste caratteristiche: ecco perché aumenta il rischio di cistite ricorrente in menopausa.
Consiglio medico, dieta e idratazione, ma anche integratori amici della vescica
Che fare dunque? Prima di tutto occorre rivolgersi al più presto al ginecologo di fiducia, che saprà consigliare la terapia locale più adatta per ridurre l’assottigliamento delle mucose e la secchezza. Inoltre, insieme all’assunzione di integratori a base di Cranberry, un’alimentazione attenta a fornire acqua, probiotici (yogurt per esempio) e alimenti acidificanti (esempi: cereali integrali, pesce, carni, noci, alcuni legumi) è senz’altro d’aiuto.