Fake news sulla salute: nel 2019 la disinformazione sulla salute è stata un grosso problema. E’ quanto è emerso da un’analisi stilata dalla NBC News e riportata online, a partire da 50 articoli che da soli hanno generato oltre 12 milioni tra condivisioni, reazioni, commenti sul web, principalmente su Facebook.
Lo studio
La NBC ha utilizzato, per svolgere l’analisi, l’applicazione BuzzSumo, uno strumento che analizza i contenuti pubblicati sui social network. Sono stati considerati gli articoli che hanno generato almeno 25 mila click tra commenti, condivisioni e reazioni online.
Le più diffuse fake news sulla salute
Tra le fake news, quelle sulla salute nel 2019 hanno dominato sulle notizie generali. La disinformazione più virale è stata sui temi del tumore, delle cure non provate e dei vaccini.
Le fake news più virali sul web nel 2019 sono state:
- un gruppo di medici e scienziati al soldo di Big Pharma, nonché organizzazioni sanitarie federali nascondono la cura per il cancro
- le bacche sono più efficaci dei vaccini
- i noodle (spaghetti) precotti (quelli a cottura istantanea) possono uccidere
- cibi e aromi come lo zenzero sono più efficaci della chemioterapia.
Nel complesso, il cancro è stato il tema più popolare di disinformazione sulla salute. Gli articoli virali che promuovono cure non provate per il cancro costituiscono circa un terzo della lista. La marijuana è stata una delle presunte cure più popolari del genere. I ricercatori dell’Università di Stanford hanno recentemente scoperto che le ricerche online per la cannabis e il cancro sono cresciute a una velocità 10 volte superiore a quella delle ricerche per altre terapie mediche standard.
Le fake news possono nascondere insidie più profonde
Alcune di queste fake news possono essere create ad arte e in realtà nascondere interessi precisi. Per esempio, la fake news girata lo scorso aprile, “L’industria del cancro non è alla ricerca di una cura; sono troppo occupati a fare soldi”, ha raccolto 5,4 milioni di azioni su Natural News. Fa riflettere il fatto, non noto a chi condivide senza approfondire le fonti, che si tratta di un sito web di proprietà e gestito da un fornitore di integratori alimentari. L’articolo ha poi trovato il suo pubblico più ampio su Facebook, dove Natural News ha avuto quasi 3 milioni di seguaci fino a quando non è stato vietato nel mese di giugno per l’utilizzo di “informazioni fuorvianti o inesatte”, secondo una dichiarazione di Facebook.
Non di rado vengono spinte cosiddette “cure naturali”. Peccato che la loro efficacia non sia provata dal punto di vista scientifico e che, guarda caso, gli integratori proposti come miracolosi sono spesso inseriti tra gli annunci della pagina dove si parla di loro.
“Lo zenzero è 10.000 volte più efficace nell’uccidere il cancro rispetto alla chemio”, si legge nel titolo di un articolo che ha generato oltre 800.000 azioni. Succo di foglie di papaya, sambuco, datteri, timo, aglio, gelsomino, lime, okra e altre erbe, verdure e frutta esotica sono stati tutti offerti quest’anno come cure per il cancro, il diabete, l’asma e l’influenza.
Si tratta, a volte, non solo di spingere verso integratori e prodotti di dubbia se non improbabile efficacia, ma di causare veri rischi per la salute, soprattutto quando si insinua che tali integratori potrebbero essere più utili rispetto alle terapie basate sull’evidenza scientifica.
Come non bastasse, inoltre, si induce le persone a perdere fiducia nella medicina convenzionale (con evidenti conseguenze).
Un messaggio più sinistro è quello che ha disinformato le persone sui vaccini. Come noto, questi sono considerati sicuri dalla comunità medica e scientifica in generale. Ciononostante, alcuni attivisti anti-vaccinazione, ben finanziati, spesso senza formazione o competenze mediche, hanno promosso la falsa affermazione che i vaccini causano danni e morte.
Le conseguenze della disinformazione
La portata di questa disinformazione è stata estremamente consistente: ha divulgato l’ipotesi di cospirazioni tra i governi e le comunità mediche e perfino spinto ad abbandonare il trattamento medico comune di malattie potenzialmente letali, per cure non provate.
Secondo quanto riportato dalla emittente americana, l’80% delle persone utilizza abitualmente il web per cercare informazioni che riguardano la salute. La gravità delle conseguenze della divulgazione così massiccia di queste fake news sono dunque evidenti.
Più attenzione alla divulgazione delle fake news
Di fronte alle pressioni di legislatori, medici e sostenitori della salute, le piattaforme dei social media hanno apportato cambiamenti radicali alle politiche per vietare o limitare la diffusione di fake news sulla salute. Queste erano rimaste incontrollate per oltre un decennio. Un trend di importanza cruciale se si analizza il panorama delle false informazioni sulla salute girate quest’anno.
Tuttavia, per limitare questo fenomeno, è cruciale l’aiuto di tutti.
Prima di divulgare una notizia, soprattutto su un tema così importante come la salute, il consiglio è quello di verificare che non sia una bufala.
Bibliografia
Fake news e salute, da tumori a vaccini le più virali 2019. ANSA
Social media hosted a lot of fake health news this year. Here’s what went most viral. NBC news