Cistite e diarrea hanno alcuni punti in comune, che vanno ricordati per evitare problemi. Vediamoli: un primo punto in comune sono i batteri che possono causare cistite e diarrea Soprattutto nelle donne, in cui l’area ano-genitale è molto esposta, è più facile che alcuni batteri fecali contaminino l’uretra, risalgano fino alla vescica e qui si moltiplichino, provocando la cistite.
Per questo, soprattutto se si soffre di attacchi di diarrea, è fondamentale seguire un’igiene scrupolosa, ma non eccessiva. Dopo ogni scarica di diarrea, è bene lavarsi con un detergente moderatamente acido (pH = 5), che difenda l’ambiente acido dell’area anogenitale e contribuisca a tenere sotto controllo la carica batterica. È anche opportuno, oltre che logico, seguire un movimento all’indietro per completare il lavaggio, in modo da evitare del tutto ogni contaminazione accidentale.
Secondo punto in comune: la diarrea, se alternata a stipsi, come accade per esempio nelle forme più impegnative di colon irritabile, può favorire la comparsa di cistite. Questo accade perché stipsi e diarrea alternate irritano l’intestino. L’irritazione si diffonde alla vescica e favorisce la migrazione alla vescica dell’Escherichia coli. Questo batterio, una volta in vescica, aderisce alle pareti e qui si moltiplica velocemente, provocando la cistite.
Terzo punto in comune: un attacco acuto di cistite può essere talmente forte da provocare, oltre ai sintomi caratteristici come urgenza di urinare fino a 15 volte al giorno, senso di pesantezza sovrapubica, dolore alla minzione, sangue nelle urine, inoltre diarrea con febbre, nausea, spossatezza.
Che fare? Oltre al consiglio del medico è indispensabile, soprattutto negli attacchi di cistite più severi, aiutare la vescica a combattere l’infezione in molti modi. Un aiuto valido sia per la vescica, sia per l’intestino è l’assunzione di probiotici. Specifica per la salute della vescica è invece l’assunzione di estratto del frutto intero di Cranberry, il mirtillo rosso americano.