Ancora una volta il cervello ci stupisce svelandoci qualcosa in più di sé; e ancora una volta, ad aggiungere un tassello alla poca conoscenza che abbiamo di lui – e di noi stessi – sono stati degli scienziati italiani. Sono i ricercatori del MoMi Lab (Molecular Mind Laboratory) della Scuola IMT Alti Studi di Lucca, guidata dal Prof. Pietro Pietrini.
Il gruppo di ricerca ha scoperto che il cervello è in grado di rappresentare topograficamente la complessità e l’intensità delle nostre emozioni, ovvero quali emozioni proviamo, quando e quanto intensamente. Sembra infatti che tutto sia racchiuso in appena tre centimetri di cervello, nella giunzione temporo-parietale destra, dove la nostra gioia, tristezza, rabbia, stupore, vengono rappresentate in una sorta di mappa in base alla loro tipologia e intensità.
Nel corso dello studio, i ricercatori hanno mostrato a un gruppo di volontari il film “Forrest Gump” chiedendo loro di annotare, scena per scena, quali emozioni stessero provando e l’intensità. In uno studio analogo (studyforrest) condotto in Germania, l’attività cerebrale dei volontari è stata monitorata attraverso fMRI, la risonanza magnetica funzionale. Confrontando i dati dei due studi, i ricercatori del MoMi Lab hanno potuto dimostrare che alcune regioni cerebrali sono in grado di predire gli stati d’animo che ci coinvolgono in un determinato momento, restituendoci la mappa della nostra esperienza emotiva.
L’ studio è stato recentemente pubblicato su Nature Communications.
Fonte: ANSA.IT
Link allo studio: Lettieri, G., Handjaras, G., Ricciardi, E. et al. Emotionotopy in the human right temporo-parietal cortex. Nat Commun 10, 5568 (2019) doi:10.1038/s41467-019-13599-z (accessibile al link https://www.nature.com/articles/s41467-019-13599-z)