Lo zenzero, dal punto di vista botanico, non è una radice come in molti ritengono: è invece un rizoma, ovvero un rigonfiamento sotterraneo del fusto che ha la funzione di riserva di materiale organico utile per la crescita della pianta. Il suo nome botanico è Zingiber officinale, e appartiene alla famiglia Zingiberaceae; è conosciuta in molte aree del nome con il nome britannico Ginger (con il quale si nominano anche alcune bevande analcoliche), ed è coltivato in grandi quantità in tutta l’Asia, anche se la specie può essere coltivata anche sul territorio italiano. Dal punto di vista organolettico, si presenta con un colore dorato, molto carico, e con un sapore piccante e pungente.
Proprietà nutrizionali dello zenzero
Lo zenzero è un rizoma da molti considerato un valido alleato dell’alimentazione. Gli sono infatti attribuite proprietà dimagranti e snellenti.
Dal punto di vista della composizione, in base a quanto riportato sul portale USDA, lo zenzero è formato da circa l’80% di acqua, 2% di proteine, 15% di carboidrati e grassi in tracce; presenta poco sodio ma molto potassio (circa 400 mg/100 g di zenzero fresco), ed è ricco di vitamine C, E e quelle del gruppo B.
Il suo sapore piccante è dovuto in principale modo allo gingerolo (quando lo zenzero è fresco), molecola molto simile a quelle che attribuiscono la piccantezza al pepe; quando viene cotto, tuttavia, il gingerolo viene convertito in zingerone, molecola differente ma che conserva sempre la caratteristica piccantezza di questo rizoma. L’odore è invece da attribuire alla presenza di zingiberene, che compone circa il 30% di tutti gli oli essenziali. Altre molecole aromatiche sono beta-bisabolene e shogaoli (ottenuto come risultato della cottura dello gingerolo).
Proprietà benefiche dello zenzero
Lo zenzero risulta particolarmente interessante in cucina, e non solo: è frequentemente oggetto di ricerca negli ultimi anni.
Era molto usato dalle popolazioni asiatiche del passato: veniva, ad esempio, sfruttato per rinfrescare l’alito prima di comunicare con le divinità, oppure come antisettico e medicinale curativo, talvolta con eccellenti risultati. Le conoscenze attuali e gli studi (sia quelli in corso che quelli conclusi) permettono di asserire con una certezza quasi assoluta che interagisce in modo positivo con l’apparato digerente.
Il gingerolo, molecola piccante presente nello zenzero fresco, ha spiccate proprietà antiossidanti ed è dunque in grado di contrastare i radicali liberi. Non solo: questo e gli altri oli essenziali presenti nello zenzero sono capaci di contrastare il batterio Helicobacter Pylori, causa di ulcere gastriche. Le proprietà antisettiche degli oli comunque si riflettono anche nell’intestino tenue e crasso, con la riduzione della concentrazione di batteri negativi e la proliferazione, al contrario, di probiotici.
Sempre a livello dell’apparato digerente, lo zenzero – sia fresco che cotto – è in grado di limitare il senso di nausea e i conati: per questo motivo è particolarmente indicato in gravidanza e nel corso di chemioterapie.
Le popolazioni asiatiche sono solite usare ancora oggi lo zenzero, e in particolare i suoi oli essenziali, per contrastare raffreddore e sintomi influenzali; le molecole piccanti, infatti, sono in grado di aprire le vie respiratorie e, sfruttando le proprietà antisettiche, contrastare efficacemente i virus e batteri influenzali.
Controindicazioni
Come per tutte le sostanze, gli effetti positivi dello zenzero si possono riscontrare a patto che non se ne faccia un abuso. In generale, è consigliato assumere al massimo 15 grammi di zenzero fresco al giorno (che diventano circa 4, nel caso di zenzero essiccato). Non va, inoltre, accostato a medicinali antinfiammatori e anticoagulanti, per non limitarne gli effetti.
Modalità di utilizzo
Lo zenzero viene comunemente utilizzato nella cultura occidentale come ingrediente fondamentale di tisane e bevande. In particolare, è consigliato bollire 15 grammi di zenzero in circa 2 litri d’acqua, e consumare l’infuso al mattino prima della colazione e poi nel corso della giornata: in questo modo si favorisce la depurazione dell’organismo e si velocizza il metabolismo.
Lo zenzero è molto spesso associato a te verde o te nero, e può quindi essere degustato in associazione a questa bevanda, che risulta dunque più aromatica e piacevole.
Non è solo indicato per bevande e infusi, ma è perfetto anche per i primi piatti. In particolare, si possono preparare risotti allo zenzero, eventualmente in associazione con altre parti della pianta, tra cui foglie e radici (sia crude che cotte). Può essere anche grattugiato per diventare un eccellente insaporitore e contorno per verdure e insalate miste. Ovviamente, è ottimo anche semplicemente masticato, e in seguito a un piatto abbondante aiuta il commensale a sentirsi meglio e più vivace, limitando l’appesantimento.
Il gusto piccante non rende lo zenzero particolarmente affine ai gusti dei bambini; tuttavia, gli inglesi hanno inventato una ricetta particolare, usata soprattutto nel periodo natalizio, per rendere questo prodotto appetibile agli occhi dei più piccoli: il pan di zenzero. Il pan di zenzero è un impasto che si ottiene con farina, zucchero di barbabietola, miele e naturalmente zenzero, con l’eventuale aggiunta di cannella e chiodi di garofano. Al pan di zenzero viene attribuita la forma di piccoli uomini, da appendere all’albero di Natale e da mangiare nel momento giusto, o la forma di piccole case del bosco, per richiamare la famosissima casa della strega nella fiaba di Hansel e Gretel.