L’onicomicosi colpisce più di frequente l’alluce e il secondo dito, attaccando i margini di un’unghia fragile o danneggiata, per esempio da un trauma.
Secondo studi recenti, le persone dai 60 anni in su sono le più colpite da onicomicosi.
Le forme principali di onicomicosi sono tre, ma in tutti i casi è bene curarle tempestivamente per evitare la caduta dell’unghia
L’onicomicosi, cioè l’infezione alle unghie provocata da funghi (miceti dermatofiti), lieviti come la Candida o muffe, colpisce più di frequente le unghie di alluce e secondo dito del piede.
La diffusione delle onicomicosi tende ad aumentare con l’età: dopo i 60 anni, infatti, una persona su cinque soffre di onicomicosi.
Se non viene curata, l’onicomicosi si diffonde facilmente anche alle altre unghie.
Con l’onicomicosi, funghi, lieviti o muffe attaccano l’unghia dell’alluce e del secondo dito del piede, penetrando dal margine dell’unghia.
Le onicomicosi si manifestano di solito in tre forme. Tutte le forme di onicomicosi, se non curate, distruggono l’unghia e ne provocano il distacco.
La forma più frequente di onicomicosi (oltre il 60% dei casi), attacca prima i margini dell’unghia dell’alluce o del secondo dito e si manifesta con macchie bianco-giallognole.
Molto meno comune è la forma di onicomicosi chiamata “leuconichia” .
A essere colpito è lo strato più superficiale dell’unghia, che diventa totalmente bianco-giallastra e rugosa.
Se l’area dell’unghia colpita da onicomicosi è ancora piccola, sarà più facile curare l’infezione da onicomicosi .
La terza forma di onicomicosi è la più dolorosa.
Questa forma di onicomicosi si sviluppa dalla base dell’unghia e, di solito, è successiva a un trauma grave, come l’impatto di un oggetto pesante, ma anche la ricostruzione in gel delle unghie.
Questo tipo di onicomicosi, facilitata da un trauma, si diffonde molto rapidamente, provoca ulcere dolorose e perdita dell’unghia.
Si tratta della forma di onicomicosi più difficile da trattare.
E’ bene dunque, in generale, non trascurare mai un’onicomicosi.