Ad oggi, nel mondo, una persona su otto è obesa.
Il 4 marzo 2024 si celebra la Giornata Mondiale dell’Obesità (World Obesity Day), istituita nel 2015 dalla World Obesity Federation (WOF) con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’impatto dell’obesità sullo stato di salute e a livello sociale e promuoverne la prevenzione.
Le ultime previsioni della WOF sono allarmanti: si stima che nel 2035 le persone obese saranno 1,9 miliardi, una su quattro. Attualmente una persona su otto è obesa. L’incremento dell’obesità infantile, tra il 2020 e il 2035, sarà del 100%.
Obesità al presente: su The Lancet un nuovo studio sui trend mondiali
Secondo un recente studio pubblicato a febbraio 2024 sulla rivista The Lancet, il numero totale di bambini/e, adolescenti e persone adulte che convivono con l’obesità ha superato il miliardo a livello globale.
Lo studio, condotto dalla NCD Risk Factor Collaboration (NCD-RisC) in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha coinvolto oltre 220 milioni di persone di età pari o superiore a cinque anni di più di 190 Paesi.
Questa tendenza e la diminuzione della prevalenza di persone sottopeso – a partire dal 1990 – rendono l’obesità la forma più comune di malnutrizione nella maggior parte dei Paesi. Inoltre, è una delle maggiori sfide per la salute pubblica a livello mondiale.
L’analisi dei dati
In totale, nel 2022, è risultato che 159 milioni di bambine/i e adolescenti e 879 milioni di persone adulte convivono con l’obesità. Dall’analisi dei dati emerge che tra le/i bambine/i e le/gli adolescenti il tasso di obesità nel 2022 è stato quattro volte superiore a quello del 1990. Nelle persone adulte il tasso di obesità è più che raddoppiato nelle donne e quasi triplicato negli uomini.
La situazione in Italia
In Italia, la prevalenza di obesità negli uomini e nelle donne è pari al 18%. Nei bambini e ragazzi e nelle bambine e ragazze è del 12% e 8% rispettivamente. I dati del Sistema di Sorveglianza OKkio alla SALUTE e quelli raccolti dal progetto CUORE dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sono tra quelli inclusi in questa analisi.
Fonti: