Nell’ultimo anno, 30 mln di Italiani hanno assunto integratori. L’Italia è leader del mercato in Europa: nel 2023 il fatturato ha raggiunto i 4,5 miliardi di Euro
Si acquistano per gli effetti benefici associati al consumo di un apporto adeguato di vitamine e minerali, al supporto dato dagli Omega-3 per la salute delle donne in gravidanza e delle persone anziane, al ruolo dei probiotici per il benessere nelle varie fasi della vita e la prestazione degli sportivi.
30 milioni di italiani hanno utilizzato integratori nell’ultimo anno
Secondo una recente ricerca del Future Concept Lab, quasi 30 milioni di italiani adulti (73% degli intervistati) hanno utilizzato integratori alimentari almeno una volta nell’ultimo anno. Inoltre, più di 8 italiani su 10 (83%) li hanno usati nel corso della vita. Questi sono i dati illustrati alla presentazione dell’ultima edizione della Review “Integrazione alimentare: stato dell’arte e nuove evidenze scientifiche”, promossa da Integratori & Salute – che rappresenta le principali aziende italiane di integratori alimentari ed è parte di Unione italiana Food – con il contributo di Passoni Editore.
Non è un consumo fai-da-te
Non è un consumo ‘fai-da-te’: prima di comprare un integratore alimentare, gli italiani si affidano infatti al consiglio dei professionisti della salute: in primis al medico (48,4%), poi il farmacista (36,3%).
Il nostro Paese è leader europeo nel mercato degli integratori, anche per innovazione e know how. Secondo un’elaborazione di Unione italiana food su dati New Line, nel 2023 il fatturato del settore ha raggiunto i 4 mld 545 milioni di euro e le vendite in quantità hanno superato le 299 mila tonnellate.
L’Italia è il primo mercato europeo con una quota del 26% del fatturato totale, seguito da Germania (19%) e Francia (15%).
I canali di vendita
Il canale di vendita di gran lunga prevalente rimane quello delle farmacie, con un valore di 3.538 milioni di euro, pari al 77,9% del totale, seguito a grande distanza da Gdo (7,7%), parafarmacie (7,6%), canale online (6,9%). In farmacia, i più acquistati si confermano i “probiotici”: con 537,3 milioni di euro, rappresentano una fetta del 15,2% del mercato. Al secondo posto si classificano i “sali minerali”, con 335,2 milioni di euro (9,2%, +2,7% sul 2022). Al terzo e quarto posto si trovano “vitamine” e “tonici”, con quote superiori al 6%.
La review
La review ha approfondito le scoperte più significative della ricerca sperimentale e clinica sul ruolo degli integratori alimentari. L’analisi ha considerato dagli effetti benefici associati al consumo di un apporto adeguato di vitamine e minerali al supporto dato dagli Omega-3 per la salute delle donne in gravidanza e delle persone anziane, fino al ruolo dell’integrazione con probiotici per il benessere nelle varie fasi della vita e la prestazione degli sportivi.
“Ci auguriamo che questa nuova Review possa rappresentare uno strumento valido per una divulgazione scientifica seria, corretta e sostenuta da evidenze condivise – commenta Germano Scarpa, presidente di Integratori & Salute – Come siamo soliti ribadire ormai da anni, sosteniamo che la principale funzione degli integratori alimentari sia quella di avere un effetto metabolico per mantenere in efficienza il nostro sistema fisiologico.”
Il commento della SINut
“In Italia, il settore degli integratori alimentari è altamente regolamentato e innovativo – sostiene Arrigo Cicero, presidente della Società italiana di nutraceutica (Sinut), che ha curato l’introduzione della rieview – e si distingue per i suoi standard qualitativi elevati e la ricerca avanzata e continua. Questo mercato è sostenuto anche dal fatto che le principali aziende del settore investono in informazione medico-scientifica sui propri prodotti con reti di professionisti dedicate ad aggiornare gli operatori sanitari potenzialmente interessati a questo campo. Il consumo di integratori non è una moda consumistica senza controllo, ma è un percorso guidato da esperti: farmacista e medico sono infatti le principali fonti informative a cui i consumatori si rivolgono”.
La sfida
La sfida oggi è individuare le formulazioni migliori per la biodisponibilità, e quindi gli effetti degli ingredienti contenuti nei vari prodotti. Nuove ricerche sono in corso in campo dermatologico sugli antiossidanti contenuti in alcuni estratti vegetali (come il resveratrolo e la polidatina) e sull’acido ialuronico idrolizzato, per la salute della pelle.
Fonte: ANDkronos Salute