Sono stati resi noti i risultati del primo triennio di lavoro dell’Osservatorio ISS sulla Medicina di Genere.
L’Osservatorio per la Medicina di Genere istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità iniziò il suo primo mandato triennale il 9 aprile 2021, come previsto dalla Legge 3/2018.
Alcune delle attività:
- La costituzione di un tavolo di lavoro con i referenti per la Medicina di Genere di più di 60 Società Scientifiche e Associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie
- L’inserimento nel Manuale Operativo del Sistema Nazionale Linee Guida di raccomandazioni sulla necessità di un approccio attento alle differenze tra uomini e donne
- La pubblicazione di linee di indirizzo per i protocolli di ricerca pre-clinica e clinica. Queste possono essere un’utile guida per chi vuole inserire il determinante “genere” nei propri protocolli di ricerca.
Il resoconto delle attività e dei documenti prodotti è disponibile sul sito dell’Osservatorio.
Il commento del Presidente ISS, Prof. Rocco Bellantone
“Ringraziamo tutti e tutte le componenti dell’Osservatorio e le Istituzioni che rappresentano – dice il Presidente dell’ISS, prof. Rocco Bellantone – per il proficuo lavoro svolto e per l’importante contributo alla costruzione di una medicina sempre più incentrata sui bisogni della persone e più attenta alle differenze fra gli uomini e le donne”.
L’Osservatorio è composto da 36 componenti. Tra queste, i rappresentanti delle principali Istituzioni, ordini professionali e Regioni, nonché esperti riconosciuti a livello Nazionale.
Il compito dell’Osservatorio è di monitorare l’applicazione della Medicina di Genere in Italia e di promuovere e indirizzare attività volte alla sua diffusione.
Il commento della Direttrice dell’Osservatorio, Dott.ssa Elena Ortona
“Molti sono i documenti pubblicati dall’Osservatorio in questi primi tre anni per supportare il personale sanitario verso una corretta applicazione della Medicina di Genere – dice Elena Ortona, Direttrice del Centro di Medicina di Genere presso l’ISS e componente della Segreteria Scientifica dell’Osservatorio. – Tra questi mi fa piacere citare due documenti sulle differenze di genere nelle malattie cardiovascolari, quali la sindrome coronarica acuta e lo scompenso cardiaco, che hanno l’obiettivo di evidenziare la necessità di PDTA dedicati. Inoltre, segnalo la pubblicazione di un report sul fenomeno suicidario che denuncia la necessità di un piano di prevenzione che tenga conto delle differenze di genere”.
Tante altre azioni sono state svolte dai gruppi di lavoro dell’Osservatorio. Tra queste: il monitoraggio delle attività di formazione e aggiornamento professionale. Inoltre, l’identificazione di indicatori per misurare le attività e indirizzare le politiche sanitarie.
“Attendiamo ora di ricevere le nuove nomine o riconferme dei/delle 36 componenti dell’Osservatorio – continua la Dott.ssa Ortona – per ripartire con un nuovo triennio di lavoro per l’applicazione e diffusione della medicina di genere a livello capillare su tutto il territorio nazionale. La speranza è di rendere sempre più concreta una sanità che si basi sui bisogni di salute di ogni persona”
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