L’ipertensione è il pericolo numero uno per il rischio di mortalità. Se non adeguatamente controllata, l’ipertensione arteriosa può causare oltre 9 milioni di morti ogni anno.
L’ipertensione è infatti fortemente associata a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari gravi, come l’infarto e l’ictus.
L’ipertensione arteriosa è tra i principali rischi per la mortalità nel mondo, essendo stata responsabile di 9,4 milioni di morti nel 2010. Il motivo di questo enorme impatto negativo, come documentato da diversi studi, è riferito al fatto che l’ipertensione è fortemente associata a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari gravi, come l’infarto e l’ictus. Questi dati indicano che l’ipertensione è il pericolo numero uno per il rischio di mortalità. Nonostante un calo dei livelli di pressione sanguigna nel corso dell’ultimo decennio in Europa, appare molto probabile che l’ipertensione, come forte fattore di rischio età-dipendente, rimarrà uno dei fattori di rischio cardiovascolare più cruciali con l’invecchiamento della popolazione mondiale. In relazione a ciò, va rivolta grande attenzione al miglioramento del controllo di livelli pressori non ottimali, anche con nuove strategie che favoriscano la consapevolezza dei rischi da parte del paziente e un’aderenza ottimale al trattamento.
Kintscher U. The burden of hypertension. EuroIntervention 2013;9 Suppl R:R12-5.