Attenzione, l’ipertensione arteriosa è un killer silenzioso…Anche se è ormai evidente che l’ipertensione arteriosa è un grave fattore predisponente per malattie cardiovascolari fatali (infarto e ictus), l’assenza di sintomi evidenti porta i pazienti a ridurre l’aderenza al trattamento prescritto.
Questo aspetto ha gravi conseguenze sulla morbilità e sulla mortalità generali e sui costi sanitari complessivi.
Uno studio ha valutato le conseguenze economiche di un trattamento inadeguato delle malattie cardiovascolari (CV) e delle condizioni a esse correlate (ipertensione, dislipidemia, diabete e insufficienza cardiaca), analizzando i dati pubblicati da gennaio 1995 a febbraio 2007.
Dei 23 studi dedicati all’argomento, 10 erano focalizzati sull’ipertensione, 7 sul diabete, 1 sulla dislipidemia, 1 sulla malattia coronarica, 1 sulla insufficienza cardiaca e 3 su malattie multiple. Da tale analisi è risultato chiaro che una adeguata aderenza al trattamento prescritto aumenta l’efficacia del trattamento stesso, conducendo di conseguenza a una diminuzione di interventi medici e dei costi complessivi di trattamento. La non-aderenza al trattamento conduce invece all’esito opposto, con un aumento dell’inefficacia delle cure, maggiore morbilità e mortalità e quindi costi aumentati per tutta la società. Il problema è particolarmente significativo per l’uso inadeguato dei farmaci cardiovascolari e antidiabetici.
Sappiamo che il trattamento farmacologico di ipertensione, ipercolesterolemia e diabete riduce la morbilità e la mortalità delle malattie cardiovascolari associate. Tuttavia, per essere efficace, il trattamento deve essere continuativo, a volte per tutta la vita, nonostante l’assenza di sintomi o di benefici evidenti per il paziente. Purtroppo però la mancanza di sintomi di CVD e delle relative condizioni associate (ipertensione, diabete, ipercolesterolemia) è uno dei motivi più comuni di interruzioni del trattamento o nel non rispetto delle dosi prescritte per la durata prevista. La non aderenza al trattamento inficia l’efficacia del trattamento stesso, che a sua volta porta a un aumento dell’uso delle risorse sanitarie e un aumento della spesa complessiva. Una revisione degli studi nazionali sull’ipertensione nella popolazione di età di 35-64 anni ha mostrato livelli di adeguato trattamento che oscillano tra il 25% (Inghilterra) e il 32% (Italia). È stato invece calcolato che una migliore aderenza al trattamento del 10%, portando a una diminuzione dei futuri eventi clinici avversi, si tradurrebbe in una riduzione del 2-9% dei costi totali di assistenza sanitaria annuale.
Muszbek N, Brixner D, Benedict A, et al. The economic consequences of noncompliance in cardiovascular disease and related conditions: a literature review. Int J Clin Pract 2008;62:338-51.