Il dolore della dismenorrea può essere lenito con l’assunzione di farmaci e rimedi alternativi non prima di avere effettuato una visita specialistica, esami specifici e una diagnosi.
La diagnosi che riguarda il dolore della dismenorrea è soprattutto clinica e viene effettuata dal ginecologo.
Lo specialista effettua una visita accurata per indagare le caratteristiche del dolore della dismenorrea e la sua ciclicità e irradiazione.
Può essere utile anche compilare un calendario mensile, segnando tutte le caratteristiche del dolore della dismenorrea nei giorni in cui si manifesta, da portare al momento della visita.
Il medico si informerà anche sull’età di insorgenza del menarca, la regolarità del ciclo mestruale e i disturbi premestruali, l’eventuale assunzione di integratori, farmaci o contraccettivi.
Lo specialista indica solitamente l’eventuale necessità di esami per approfondire il dolore della dismenorrea.
Tra le tecniche di diagnosi più spesso utilizzate per il dolore, indolori e non invasive, ci sono l’ecografia della pelvi, la tomografia computerizzata, la risonanza magnetica. Possono venire utilizzate anche l’isteroscopia e la laparoscopia.
Il dolore della dismenorrea può essere lenito con la somministrazione di integratori specifici per il sollievo dal dolore, farmaci antispastici e analgesici, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), estroprogestinici (la classica pillola) e prostaglandine indicati dal medico. Per quanto riguarda la dismenorrea secondaria solo la ricerca e il trattamento della causa primaria permettono la scomparsa del sintomo. In caso sussistano problemi psicologici sarà utile anche un approccio psicoterapico.
Esistono anche diversi rimedi utili dalla fitoterapia ginecologica e dalla medicina alternativa (aromatoterapia, agopuntura, calore etc). Esercizi come la meditazione, lo yoga o altre tecniche possono essere d’aiuto per rilassarsi e far fronte meglio al dolore.
Al contrario di quanto si creda, le donne che svolgono regolarmente attività fisica moderata spesso hanno meno dolori mestruali. Si pensa che questo beneficio derivi dal miglioramento del flusso di sangue provocato dall’esercizio e dalla maggiore liberazione di beta-endorfine, sostanze con una naturale attività analgesica.