Nella cistite emorragica, la forma più dolorosa della cistite, con sangue nelle urine, spasmi e febbre, è d’aiuto l’estratto di Cranberry
La cistite emorragica è la forma più dolorosa di cistite e spesso preoccupa perché può essere accompagnata da febbre. Questa forma di cistite si definisce emorragica per la presenza, nelle urine, di coaguli o di filamenti rossastri, che evidenziano la presenza di sangue, conseguenza di un danno alle pareti della vescica e ai vasi che la irrorano.
Le cause della cistite emorragica sono davvero molte e di diversa gravità. In questo caso ci limitiamo a ricordare quelle che possono più facilmente interessare una persona complessivamente sana. I responsabili principali della cistite emorragica nelle persone complessivamente sane sono per lo più i batteri (soprattutto, com’è noto, Escherichia coli), ma anche alcuni virus e, più raramente, alcuni funghi (miceti).
Ecco perché tutte le precauzioni per evitare la contaminazione batterica o l’attacco virale/fungino alla vescica vanno scrupolosamente seguite. Tra queste, un’igiene accurata, ma non eccessiva (no alle lavande vaginali se non prescritte), l’uso di assorbenti esterni obbligatorio durante la notte e consigliato anche durante il giorno, biancheria di cotone (mai durante la notte), indumenti comodi per evitare la cistite emorragica.
Tra le cause di cistite emorragica, (con dolore accentuato, presenza di sangue nelle urine e, spesso, febbre) c’è anche l’uso non corretto di spermicidi, che possono infiammare l’uretra e facilitare l’attacco batterico alle pareti, che porta alla contaminazione della vescica e all’infezione. Infine, è ben noto che una delle concause di cistite emorragica è di tipo meccanico, correlata a un’intensa attività sessuale, soprattutto se la lubrificazione vaginale non è ottimale (una volta infatti veniva definita “cistite da luna di miele”).
Com’è stato detto, la cistite emorragica è molto dolorosa: infatti è di solito accompagnata da forti fitte “a cintura”, tra basso ventre e schiena, che riflettono gli spasmi vescicali. Non è raro, inoltre, che l’infezione dia persino febbre. In questi casi, è bene chiedere consiglio al medico perché prescriva anche un antispastico/antidolorifico e, se la febbre è alta, un antipiretico. Importanti, contro la cistite emorragica, sono il riposo, come quando si è colpiti da un’influenza e un’abbondante idratazione.
A completare la terapia della cistite emorragica, c’è l’assunzione dell’estratto di frutto intero di Cranberry, o mirtillo rosso americano, in cui sono concentrate tutte le molecole presenti nel frutto, dalla buccia alla polpa, dai semi al succo: si tratta di proantocianidine, ma anche di polifenoli, acidi organici, zuccheri e acidi grassi. Tutte queste componenti del Cranberry (mirtillo rosso americano) concorrono all’effetto antiadesivo sui batteri che aderendo alle pareti di uretra e vescica, scatenano l’infezione e la mantengono, ma hanno anche un effetto blandamente disinfettante contro la cistite emorragica.