Che cos’è la fecondazione eterologa e quali sono le fasi principali di questa tecnica di fecondazione assistita
Per fecondazione eterologa si intende una particolare tecnica di fecondazione assistita con la quale si utilizzano ovociti o seme maschile di donatori esterni alla coppia.
La fecondazione eterologa ad esempio può essere utilizzata quando un componente della coppia presenti problemi di sterilità assoluta.
Nella fecondazione eterologa si ricorre al seme o all’ovulo di un soggetto esterno alla coppia che rinuncia, all’atto stesso della donazione, a qualsiasi diritto sul nascituro e non può conoscere l’identità della coppia beneficiaria.
Il donatore lascia semplicemente il suo campione presso una banca del seme, che lo conserverà fino al suo utilizzo.
Quali sono le fasi principali della fecondazione eterologa in caso di donatrice?
1) La donatrice si sottopone a un trattamento ormonale che stimoli le ovaie, il cui scopo è quello di portare alla maturazione di più ovociti nello stesso momento.
2)Gli ovociti maturati vengono raccolti e fecondati in vitro mettendo a contatto spermatozoi e ovuli.
3) Si prelevano da uno a quattro embrioni ottenuti dalla fecondazione in vitro per essere trasferiti nell’utero della beneficiaria.
Il numero di embrioni varia a seconda delle leggi dello Stato in cui si effettua il trattamento; inoltre, embrioni qualitativamente buoni e non trasferiti possono essere crioconservati e utilizzati dalla coppia in un secondo momento.
Le cliniche tuttavia preferiscono utilizzare embrioni freschi anziché congelati per aumentare le probabilità di successo del trattamento.
Oggi è possibile ricorrere anche in Italia alla fecondazione eterologa, grazie a una sentenza della Corte Costituzionale del 9/4/2014 che,abrogando la Legge 40 del 2004, ha bocciato il divieto di accesso alla fecondazione eterologa.
Successivamente, la Corte Costituzionale ha anche cancellato il divieto alle diagnosi pre impianto per le coppie affette da patologie conclamate.