Le attuali terapie antipertensive, grazie alla loro efficacia e tollerabilità, consentono di ridurre del 30% il rischio di ictus e del 15% il rischio di infarto del miocardio nelle persone ipertese. Purtroppo però il 50-80% dei pazienti trattati per l’ipertensione non sono adeguatamente aderenti al loro schema di trattamento.
L’adesione al trattamento è un fattore chiave per l’efficacia di tutte le terapie farmacologiche, ma è particolarmente critico per i farmaci prescritti per le patologie croniche. Di tutti i ricoveri ospedalieri degli Stati Uniti, tra uno e due terzi sono il risultato di una scarsa aderenza alla terapia farmacologica, ovvero di mancato raggiungimento degli obiettivi terapeutici prefissati. Questo dato è particolarmente evidente se consideriamo l’ottenimento di un adeguato controllo della pressione arteriosa (PA) nelle persone ipertese. Sappiamo infatti che, per esempio, per ogni aumento di 20 mmHg della pressione sistolica (“la massima”) e ogni aumento di 10 mmHg della pressione diastolica (“la minima”), il rischio di ictus cerebrale e di infarto cardiaco raddoppia. Pertanto, se la terapia antipertensiva è efficace, potrebbero essere risparmiate molte morti e molte malattie cardiovascolari. Tuttavia, nonostante il fatto che le attuali terapie antipertensive offrano un buon profilo di tollerabilità e di efficacia, tali da poter ridurre il rischio di ictus di circa il 30% e quello di infarto del miocardio del 15% circa, esiste tuttora il grave problema della insufficiente aderenza a tali trattamenti. Diversi studi indicano che il 50-80% dei pazienti trattati per l’ipertensione non sono adeguatamente aderenti al loro schema di trattamento. Secondo l’OMS, questa mancanza di aderenza è la più importante causa di fallimento per il raggiungimento degli obiettivi di controllo della PA. A sua volta, il mancato raggiungimento del controllo della PA fa aumentare significativamente il rischio di infarto miocardico, ictus e di ricovero in ospedale. D’altro canto è stato dimostrato che migliorando l’aderenza alla terapia antipertensiva si può invece ridurre il rischio di questi eventi.
Brown MT, Bussell JK. Medication adherence: WHO cares? Mayo Clin Proc 2011;86:304-14.