L’equilibrio è un “senso” che solitamente diamo per scontato, fino a quando non lo perdiamo. Arrivati a 50 – 60 anni, infatti, molti iniziano a sentirsi meno stabili.
In realtà, alcuni cambiamenti fisiologici legati all’invecchiamento possono realmente influenzare il senso dell’equilibrio, soprattutto nelle persone che non svolgono attività fisica. Alcuni esempi di tali cambiamenti sono: la perdita di massa muscolare, la ridotta flessibilità, i riflessi più lenti, il peggioramento della vista e persino alcune condizioni mediche o farmaci.
Un equilibrio precario può portare a cadute e lesioni alla testa o in altre parti del corpo. Le fratture dell’anca, in particolare, possono causare gravi complicanze e avere un impatto anche molto significativo sull’autonomia e la qualità di vita in generale.
Come migliorare l’equilibrio?
La buona notizia è che ci sono dei modi per migliorare il senso dell’equilibrio. Ad esempio, camminare!
Camminare è un esercizio sicuro per la maggior parte delle persone e, oltre a migliorare l’equilibrio, contribuisce a mantenersi in salute. Infatti, praticare regolarmente attività fisica, anche se moderata, è uno dei pilastri dello stile di vita sano.
Come iniziare: i minuti contano più dei kilometri
- Se non sei abituato a fare esercizio fisico, inizia piano piano. Man mano che ti senti più forte e a tuo agio, aggiungi gradualmente più minuti alle tue passeggiate.
- Se usi normalmente un bastone o un deambulatore, utilizzalo anche durante la camminata.
- Fai già esercizio fisico? Inizia dalla tua attuale routine e inserisci qualche camminata. Se il piano ti sembra troppo facile, progressivamente aggiungi tempo, distanza o salite. Punta a fare almeno 150 minuti di camminata alla settimana ma, se te la senti, anche di più.
- Se hai problemi di salute che rendono particolarmente difficile camminare, rivolgiti a un fisiatra o a un fisioterapista per valutare qual è l’opzione di attività motoria migliore per te.