Lo yoga è un’attività alquanto antica che risulta essere di grande giovamento per il benessere del nostro fisico, del portamento, della respirazione e dal punto di vista mistico.
Questo antico insegnamento essenzialmente minuzioso ed armonioso è di grande supporto per migliorare tantissimo il proprio stato generale.
Difatti rappresenta un complesso di tecniche miranti al raggiungimento del completo equilibrio della persona nella sua totalità sia fisica che spirituale.
Le tecniche yoga mirano all’integrazione della personalità a livello fisico, mentale e di serenità interiore.
L’approccio deve essere di forma graduale e guidato in modo tale da prestare attenzione a non sforzarsi troppo, ad accettare il proprio limite, ad osservare le varie norme che regolano le diverse posizioni.
Il processo completo dello yoga comprende otto stadi principali.
Le metodologie più complesse sono: il “pranayama” ovvero il modo di respirare, i “bandha ed i mudras” che rappresentano le contrazioni, poi ci sono la concentrazione e la meditazione.
I procedimenti dello yoga hanno una documentata efficacia per quanto concerne numerosi disturbi come ad esempio: i problemi inerenti l’ambito cardiovascolare, gli stati ansiosi che spesso portano anche a situazioni più preoccupanti come gli attacchi di panico, disturbi associati ad un forte stress oltre a situazioni che provocano uno stato di depressione acuta, sovraffaticamento, esaurimenti nervosi, astenia, malanni psicosomatici e psichici.
Di recente sta ottenendo ancora più un riscontro decisamente positivo ed efficace grazie alle metodologie specifiche di rilassamento muscolare.
Per ogni trattamento terapeutico deve essere studiata una procedura consistente in una sequenza di posizioni calibrata sul paziente, sulla sua età e sul lasso di tempo che ha a disposizione.
Lo yoga terapeutico si prefigge di attuare un genere di esercizio da praticare in condizioni di massimo rilassamento muscolare indotto volontariamente.
Per praticare uno yoga corretto e quindi utile per la nostra persona e per le nostre esigenze, bisognerà certamente affidarsi ad insegnanti preparati almeno con un corso idoneo e seguito per tre anni.
Per poter capire quale sia la tipologia di yoga più adatta alle proprie problematiche ed esigenze personali bisognerebbe prima di tutto provare svariati modi di insegnamento come pure, quindi, variare anche coloro che l’insegnano.
In questo modo e sperimentandone diversi tipi, si potrà poi decidere meglio su quale scelta propendere.
In vari settori specializzati, per esempio, offrono delle lezioni da fare gratuitamente.
Inoltre consentono di avere anche tutto il necessario per iniziare.
“L’ashtanga vinyasa” si distingue per delle posizioni che vengono effettuate sempre con la stessa sequenza.
Il respiro si collega col modo di muoversi ed intervallati tra una posizione e l’altra ci sono dei momenti maggiormente energici.
Questa forma di yoga è tra quelle più note a livello globale.
Poi c’è “l’hatha yoga” che si fonda sulle idee molto antiche e che mostra particolarmente la sua attenzione sia sul respiro sia dal punto di vista fisico, per poter ottenere una grande quantità di energia fisica e di elasticità.
Questa pratica risulta essere di grande aiuto per le articolazioni che riescono ad ottenere una maggiore pieghevolezza.
“L’anusara yoga” si interessa molto più del lato “spirituale”, alle posizioni svolte con molta precisione e concentrandosi tanto.
Queste ultime si devono effettuare usando sia il vigore dei muscoli ma anche la tranquillità interiore.
Questo è un modo di esercitarsi senza fare forza su se stessi.
Il “bikram yoga” viene realizzato in ambienti riscaldati perché deve raffiguare il clima indiano, visto che lo yoga è sorto proprio in “India”.
Questa tipologia è sicuramente sconsigliabile per tutti coloro che hanno problemi di pressione, in quanto si svolge sudando parecchio.
“Iyengar yoga” aiuta notevolmente la robustezza e l’elasticità muscolare.
Permette di usare dell’attrezzatura adeguata al raggiungimento del suo scopo: fare delle posizioni perfettamente corrette stando tanto sullo stesso modo.
Ne consegue che con questo modo non si tenderà a sudare, come con quello precedentemente illustrato.
Tale costanza ne conseguerà, quindi, un enorme impegno sia mentale che fisico.
“Vinyasa Flow yoga” fa muovere l’allievo con eleganza ed armonia, come se stesse ballando.
Questa è certamente una tipologia adatta a coloro che hanno una forza più elevata e che si sentono molto più allenati.
Il “kundalini yoga” punta sul potere energetico situato nella zona della colonna vertebrale.
Si basa sia su movimenti che sul canto.
C’è un modo di condurre l’esercizio molto più movimentato e c’è anche quello per chi predilige l’esercizio rilassante.
“Raja yoga” si basa prettamente sulla pratica meditativa. Ma ciò non deve essere preso assolutamente sottogamba in quanto comunque è molto importante per la serenità interiore.
Il “power yoga” comprende l’uso di tante energie fisiche. Ne consegue che è un modo più appropriato per le persone che hanno una enorme forza fisica e, pertanto, in grado di poter affrontare degli esercizi così vigorosi.
Lo “yoga della risata” è un metodo alquanto stimolante e che suscita interesse poiché, grazie all’uso curativo di una piacevole risata associata appunto allo “yoga”, consentirà a chi lo praticherà di avere degli effetti strabilianti sia interiormente che dal punto di vista fisico.
In conclusione basterà studiare e magari provare almeno alcune tra le tante tipologie di “yoga”, per poter optare per quella più adatta a risolvere le proprie difficoltà spirituali e del corpo.