Come si misura l’aderenza al trattamento? Nella pratica generale, il paziente viene considerato aderente al trattamento se il numero di pastiglie assunte in un determinato periodo di tempo, diviso per il numero di pastiglie prescritte dal medico nello stesso periodo di tempo, è uguale o superiore all’80%. Ma esistono metodi molto più precisi.
Misurare l’aderenza alla terapia è molto impegnativo, perché risente di fattori che variano da caso a caso. Alcuni approcci utilizzati sono i seguenti: (1) misurazioni soggettive ottenute chiedendo a pazienti, familiari, operatori sanitari e medici circa l’uso dei farmaci da parte del paziente stesso; (2) misurazioni oggettive ottenute contando le pastiglie rimaste nella confezione oppure confrontando (con appositi software) il numero di confezioni prescritte in un dato periodo con il corrispondente numero di pastiglie che avrebbero dovuto essere state assunte, in base allo schema di terapia prescritta; (3) misurazioni biochimiche ottenute ricercando tramite un’analisi del sangue o delle urine la concentrazione del farmaco prescritto. Negli studi scientifici viene spesso usata una combinazione di queste tre metodiche, per valutare con più precisione l’aderenza al trattamento.
Brown MT, Bussell JK. Medication adherence: WHO cares? Mayo Clin Proc 2011;86:304-14.